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Inter, il colpo Pavard manda 'in crisi' Tuchel: 'Siamo corti'. Prime tensioni col Bayern
Ora si comprende perché Thomas Tuchel abbia opposto una così strenua resistenza alla partenza di Benjamin Pavard in direzione Inter. Non ci riferiamo ai risultati sul campo, visto che il Bayern Monaco ha saputo cancellare presto la delusione della brutta sconfitta in Supercoppa contro il Lipsia conquistando tre vittorie in altrettante partite di Bundesliga. L'ultima, quella col Borussia Monchengladbach, è stata più sofferta del previsto (gol a tempo scaduto di Tell) e ha denunciato quelli che sono i limiti di un organico che l'ultima finestra di mercato non ha contribuito a superare. E una di queste lacune è stata creata proprio dalla cessione del nuovo difensore della squadra di Simone Inzaghi.
LA DELUSIONE DI TUCHEL - "Abbiamo perso un calciatore che sapeva interpretare due ruoli, attualmente siamo corti in difesa. Konrad Laimer ha dovuto giocare come terzino destro nel secondo tempo, correndo seriamente il rischio di ricevere il secondo giallo. Il fatto è che abbiamo solo sei difensori: siamo un po' al limite", ha dichiarato ieri a Sky Deutschland un Tuchel piuttosto amareggiato da come si è conclusa una sessione di trasferimenti nella quale almeno un paio di necessità sono rimaste inevase. Insieme a Pavard ha salutato pure Stanisic - passato in prestito al Bayer Leverkusen - e in entrata non è arrivato alcun rinforzo, alcun sostituto: niente da fare per Nathaniel Chalobah del Chelsea, con cui non è stata raggiunta l'intesa economica, ed è sfumata pure la pista alternativa che conduceva a Bella-Kotchap, passato dal Southampton al PSV Eindhoven. Di fatto, l'unico vero interprete nella posizione di esterno destro per la difesa resta il marocchino Noussair Mazraoui, reduce da una prima stagione complicata in Germania. E come piano B Konrad Laimer, giocatore teoricamente acquistato per fare il centrocampista e convinto fino ad un certo punto di disimpegnarsi da terzino.
LA TRAGICOMMEDIA PALHINHA - Se Pavard è approdato all'Inter soltanto negli ultimi giorni disponibili, è proprio perché Tuchel pretendeva una soluzione per acconsentire al trasferimento. E quella dell'esterno non è l'unica richiesta fatta alla dirigenza che non è stata soddisfatta a dovere. L'incredibile epilogo della vicenda Palhinha, il "6" individuato dall'ex allenatore di Borussia Dortmund e Chelsea per garantire più equilibrio al reparto di centrocampo e aggiungere caratteristiche differenti rispetto a quelle di Kimmich, Goretzka e Laimer, è piuttosto emblematica della confusione che regna al Bayern. Non è risultato sufficiente muoversi in extremis e mettere sul piatto una proposta di 65 milioni di euro per il Fulham: dopo aver superato le visite mediche e posato per le foto per l'annuncio ufficiale, il club londinese ha fatto retromarcia e ha stoppato tutto, non essendo riuscito a trovare un rimpiazzo. Un affare Pavard al contrario che lascia a Tuchel due problemi in più a livello tecnico tutti da gestire nel prosieguo di stagione.
LA DELUSIONE DI TUCHEL - "Abbiamo perso un calciatore che sapeva interpretare due ruoli, attualmente siamo corti in difesa. Konrad Laimer ha dovuto giocare come terzino destro nel secondo tempo, correndo seriamente il rischio di ricevere il secondo giallo. Il fatto è che abbiamo solo sei difensori: siamo un po' al limite", ha dichiarato ieri a Sky Deutschland un Tuchel piuttosto amareggiato da come si è conclusa una sessione di trasferimenti nella quale almeno un paio di necessità sono rimaste inevase. Insieme a Pavard ha salutato pure Stanisic - passato in prestito al Bayer Leverkusen - e in entrata non è arrivato alcun rinforzo, alcun sostituto: niente da fare per Nathaniel Chalobah del Chelsea, con cui non è stata raggiunta l'intesa economica, ed è sfumata pure la pista alternativa che conduceva a Bella-Kotchap, passato dal Southampton al PSV Eindhoven. Di fatto, l'unico vero interprete nella posizione di esterno destro per la difesa resta il marocchino Noussair Mazraoui, reduce da una prima stagione complicata in Germania. E come piano B Konrad Laimer, giocatore teoricamente acquistato per fare il centrocampista e convinto fino ad un certo punto di disimpegnarsi da terzino.
LA TRAGICOMMEDIA PALHINHA - Se Pavard è approdato all'Inter soltanto negli ultimi giorni disponibili, è proprio perché Tuchel pretendeva una soluzione per acconsentire al trasferimento. E quella dell'esterno non è l'unica richiesta fatta alla dirigenza che non è stata soddisfatta a dovere. L'incredibile epilogo della vicenda Palhinha, il "6" individuato dall'ex allenatore di Borussia Dortmund e Chelsea per garantire più equilibrio al reparto di centrocampo e aggiungere caratteristiche differenti rispetto a quelle di Kimmich, Goretzka e Laimer, è piuttosto emblematica della confusione che regna al Bayern. Non è risultato sufficiente muoversi in extremis e mettere sul piatto una proposta di 65 milioni di euro per il Fulham: dopo aver superato le visite mediche e posato per le foto per l'annuncio ufficiale, il club londinese ha fatto retromarcia e ha stoppato tutto, non essendo riuscito a trovare un rimpiazzo. Un affare Pavard al contrario che lascia a Tuchel due problemi in più a livello tecnico tutti da gestire nel prosieguo di stagione.