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  • Inter, il centravanti divide. Nessuno sarà Lukaku, ma ora bisogna scegliere: 4 nomi

    Inter, il centravanti divide. Nessuno sarà Lukaku, ma ora bisogna scegliere: 4 nomi

    • Pasquale Guarro
    Prima di rompere in quel modo con Romelu Lukaku, forse, si poteva tentare di dialogare in modo differente. Non è il primo e non sarà l’ultimo calciatore ad essere beccato con le mani nel sacco, semplicemente, nel suo caso, si è deciso di diffondere la notizia. Non che il belga si sia comportato correttamente, intendiamoci, il suo atteggiamento verso tecnico e compagni è stato riprovevole, ma di fronte al bivio recupero/rottura, Ausilio non ha avuto alcun dubbio sulla strada da intraprendere. Oggi Lukaku è un imperdonabile traditore, ma l’Inter ha appena rinnovato a 6,5 milioni di euro a stagione il contratto di Hakan Calhanoglu, che in 24 ore ha voltato le spalle a Maldini e sposato il progetto nerazzurro. Marotta e Ausilio hanno addirittura scelto di dare una possibilità a Cuadrado, e anche in questo caso è inutile dilungarsi. Insomma, il mondo è pieno di esempi simili, ma all’Inter per una serie di ragioni hanno deciso che il caso Lukaku dovesse essere trattato così come lo hanno trattato, nonostante il mercato non avesse niente da offrire allo stesso rapporto qualità prezzo. 

    IDEE A CONFRONTO - La sensazione è netta: chiunque arriverà al posto di Lukaku renderà l’Inter una squadra più debole. Chiaramente se il “chiunque” andrà pescato tra i nomi finora emersi agli onori della cronaca, e al momento nulla ci lascia immaginare incredibili sorprese. La lista è nota da tempo ma dietro ogni nome ci sono pro e contro, preferenze o incertezze da parte di allenatore e dirigenza che, come accade in qualsiasi posto di lavoro, conservano ognuno le proprie convinzioni, cercando poi di far convergere il tutto in un pensiero comune, figlio del confronto che, quasi sempre, si ritrova nella cosiddetta “via di mezzo”.  

    QUESTIONE MORATA - Nell’arida terra dei centravanti possibili, lo spagnolo rappresenta la soluzione preferita dal tecnico. Tuttavia, nonostante i proventi assicurati dalla cessione di Onana, Ausilio non ha alcuna intenzione di assecondare le richieste dell’Atletico Madrid, che valuta sui 20 milioni di euro il cartellino del calciatore spagnolo. Nonostante la dichiarata stima da parte di Inzaghi, sebbene con una ottantina di milioni di attivo in cassa, i nerazzurri non intendono pagare Morata oltre i 15 milioni di euro. Cinque milioni di differenza tra domanda e offerta stanno bloccando l’affare. Una situazione abbastanza particolare, che a questo punto renderebbe l’operazione poco credibile anche qualora dovesse poi andare in porto. Ma tant’è…

    IL PRESCELTO - Evidenziato sulla lista, davanti a a tutti gli altri nomi, c’è poi il preferito della società: Folarin Balogun. L’Arsenal ha sparato alto ma Ausilio considera comunque fattibile l’affare. Inzaghi lo ritiene un un rischio, un profilo da plasmare con i tempi giusti per il campionato italiano. Insomma, bravo ma non del tutto pronto. Come d’altronde Thuram. E in una rosa che vuole competere per la seconda stella, forse, due elementi di questo tipo potrebbero non convergere con le ambizioni del club. 

    LA BRUTTA COPIA DI LUKAKU - Un altro centravanti che gravita attorno all’orbita nerazzurra è Beto, attaccante dell’Udinese che non scalda per niente i tifosi dell’Inter. Fisicità e progressione ricordano in qualche modo le caratteristiche del calciatore belga ma sui social, nel leggerlo accostato all’Inter, c’è già qualche tifoso che lo ha ribattezzato  “la brutta copia di Lukaku”. Una brutta copia che però costa cara, visto che l’Udinese non ascolta offerte inferiori ai 25 milioni di euro. 

    USATO GARANTITO -  Meritevole di partecipare al “casting centravanti”, anche Mehdi Taremi, punta del Porto, non più giovanissima. In scadenza nel 2024, i portoghesi chiedono circa 20-25 milioni. Più o meno quanto attualmente costerebbe Morata, ma con un ingaggio molto più abbordabile. Anche Taremi, come gli altri, può contare su più di qualche estimatore in viale della Liberazione, ma potrebbe aver bisogno di un iniziale periodo di adattamento alla Serie A, così come Balogun, anche se la carta d’identità dell’ iraniano ne fa sicuramente un calciatore più maturo. 

    Ad oggi il borsino rimbalza tra questi quattro nomi, con Lukaku sullo sfondo. Lui, il traditore che ha messo nei guai l’Inter e anche un po’ se stesso, considerando che ad oggi è costretto a sostare in una situazione di logorante attesa. Perché prima della cessione di Vlahovic, la Juventus non potrà liberare un posto al belga. Chissà alla fine di questa storia chi riuscirà a guadagnarci realmente qualcosa.

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