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Inter, il 3-4-1-2 di Inzaghi libera Asllani, il colpo sottovalutato. E ora Agoumé potrebbe servire…
SORPRESA ASLLANI - Certo l’avversario non era irresistibile, ma il 3412 testato ha destato ottime sensazioni. Inzaghi ha messo Correa dietro a Lukaku e Lautaro, Bellanova e Gosens sugli esterni e in mezzo si è affidato ad Asllani e Agoumé. I due mediani sono stati forse le due note più positive della partita: grande aggressione sui portatori di palla, tanti recuperi, idee e freschezza che fanno ben sperare. Anche alcune incursioni offensive condite da un gol di pregevole fattura dell’ex Empoli. L’albanese promette di far ricredere anche i più scettici sul suo acquisto e, pur partendo indietro nelle gerarchie, punta a ritagliarsi minuti per crescere. Il suo arrivo all’Inter, oscurato da quello di Lukaku, potrebbe rivelarsi un notevole colpo, uno di quelli che passa sotto traccia e viene rimpianto dalle avversarie. Il compagno in mediana invece è ancora al centro del mercato. Agoumé viene da una stagione di livello in Francia al Brest, dove è risultato uno dei migliori giovani della Ligue 1, e ora vorrebbe trovare continuità. Quella che non ha trovato con lo Spezia e che ora gli promette la Cremonese, che farebbe carte false per portarlo in maglia grigiorossa. Il francese è tentato dall’accettare, conscio che all’Inter è chiuso da Barella, Brozovic, Asllani e Gagliardini. Ma se davvero Inzaghi dovesse puntare su una cerniera di centrocampo a 2, più spessa e con maggiori necessità difensive, ecco che si aprirebbero maggiori margini per lui.
TREQUARTISTA - Certo, la rosa nerazzurra è ben fornita dalla metà campo in avanti. E scegliere di optare per un trequartista metterebbe in ballottaggio gente come Calhanoglu, Mkhitaryan ed eventualmente Correa, un posto per tre, un lusso forse eccessivo per un club che è comunque sempre alla finestra anche per Dybala. L’aggiunta dell’uomo in mezzo alle linee pare quindi per ora solo un tentativo dettato dalle assenze in ritiro. Anche perché quando ci ha provato Conte a farlo, i risultati sono stati altalenanti. L’allenatore leccese in quel ruolo ha inserito Sensi, ma gli infortuni hanno avuto la meglio. Poi Eriksen e Barella, ma alla fine ha prevalso la formula del regista con le due mezzali. È probabile che anche Inzaghi dopo i test torni alle certezze dello scorso anno, tuttavia poter disporre di un’altra freccia nella propria faretra è un bonus. Quando magari l’Inter dovrà recuperare e avrà bisogno di mettere più fantasia potrebbe passare al 3412, un modulo che mette sotto pressione i due mediani. Costretti a fare da diga e a correre anche per gli attaccanti, i due davanti alla difesa avranno un ruolo fondamentale per le sorti nerazzurre. Servono forze e intelligenza tattica, assicurate da Barella e Brozovic, ma se questi avessero bisogno di rifiatare in una stagione che si preannuncia molto congestionata, ecco che l’Inter dovrà fare affidamento su forze fresche. Asllani e Agoumé la loro candidatura l’hanno proposta, starà ora al mister decidere se affidarsi anche alla linea verde.