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  • Inter, ieri Bremer e oggi Frattesi: così Zhang mina il mercato di Marotta

    Inter, ieri Bremer e oggi Frattesi: così Zhang mina il mercato di Marotta

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    L’Inter è una grande società, ha forse i migliori dirigenti sulla piazza, ma sul mercato a volte latita e altre si fa beffare impunemente. Perché? Il problema non è la politica al risparmio di Zhang, la fanno tutti, vendere prima di comprare è diventata una necessità comune. Il punto è che Zhang non consente margini di manovra. E non sempre è possibile fare come gli pare. Mi spiego. L’anno scorso, l’Inter sceglie Bremer tre mesi prima della fine del campionato, ma non ha i soldi per bloccarlo perché il presidente, da questo punto di vista, è irremovibile. Succede così che la Juventus vende de Ligt e, con parte dell’incasso, strappa Bremer all’Inter.  Poco dopo arriva una richiesta da 50 milioni per Skriniar e l’Inter rifiuta perché, intanto, ha perso Bremer, non trova un difensore adatto e, per sovrammercato, mezza curva protesta sotto la sede.

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    Veniamo ad oggi. L’Inter ha ottenuto il sì di Bisseck e Frattesi, tuttavia non riesce a chiudere perchè Zhang aspetta le cessioni. Purtroppo per la società nerazzurra, altri club si muovono e Frattesi è ormai conteso da Juventus e Milan (che può spendere i soldi di Tonali), mentre Vicario, altro obiettivo dichiarato, ha lasciato la porta dell’Empoli per andare al Tottenham. Così, al momento, neppure Onana è cedibile. Insomma un pasticcio. E il tutto per non voler anticipare qualche milione dei molti raccolti con la cavalcata in Champions League. E’ possibile che certi miei ragionamenti siano troppo basici, ma è anche possibile che il presidente sia poco flessibile rispetto alla sua stessa strategia. Ci chiediamo: perché non fare i conti alla fine, concedendo un margine iniziale a Marotta e Ausilio?

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