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Inter, Icardi: 'La trattativa per il rinnovo procede bene, ecco perché non esulto'
Mauro Icardi non ha mezze misure, prendere o lasciare: in un'intervista a Sky l'attaccante dell'Inter, arrivato ormai a 18 reti stagionali, ha spiegato il motivo delle mancate esultanze contro il Palermo, nel posticipo di campionato di domenica scorsa. E non sono parole che fanno piacere ai tifosi dell'Inter: "Non ho esultato perché così avevo deciso con il mio procuratore Abian Morano, vedremo ora nelle prossime partite se mi sentirò di farlo". Il rapporto di Maurito con la società e i tifosi nerazzurri negli ultimi tempi non è stato certo idilliaco: prima gli insulti rivolti ai fans in trasferta a Sassuolo, rei di aver gettato la sua maglietta dopo la sconfitta contro i neroverdi. Adesso questa frecciatina alla dirigenza del club di Corso Vittorio Emanuele, che non gli ha ancora rinnovato il contratto: la punta classe '93 percepisce uno stipendio di 1 milione di euro all'anno, fino al 2018, che vorrebbe vedere adeguato alle sue prestazioni, decisive finora per l'Inter.
SUI GOL - Icardi ha poi continuato, in un'intervista a Sky e SportMediaset: "Fare gol è ciò che dà da mangiare alla squadra. Voglio aiutare l'Inter ad arrivare il più in alto possibile. Sinceramente non pensavo ad un futuro con così tanti gol quando arrivai in Italia, pensavo di fare poco a poco. Più di 20 gol? Se la squadra gioca bene, riusciamo a fare bene in attacco, e non solo io ma anche a quelli che giocano con me".
SULLA FIGLIA - "Non mi fa dormire, ma nel giorno di ritiro mi ha fatto riposare. Tutti i gol ora sono per lei. Ha cambiato la vita a tutta la mia famiglia, anche se già mi ero allenato a fare il padre”.
SULLA REAZIONE POST-SASSUOLO - “Ci può stare, in quel momento eravamo arrabbiati. Adesso vediamo come andrà nelle prossime partite. Ho sbagliato a reagire? Se lo dice Mancini ha ragione, visto che lui di gol ne ha segnati tanti. Di lui mi ricordo sin dagli anni della Sampdoria e da come lancia gli attaccanti in allenamento si capisce quali qualità avesse”
SUL RINNOVO - "Con Ausilio ci sentiamo spesso, la trattativa sta andando bene, è a buon punto da quello che mi dice il mio procuratore"
SULLA SQUADRA - "Dobbiamo essere più cattivi, tutti dobbiamo partecipare alla fase difensiva, Mancini mi invita a partecipare alla manovra e aiutare i compagni a segnare. Vogliamo l’Europa League, ci crediamo, purtroppo il terzo posto è ormai lontano”.
SUI GOL - Icardi ha poi continuato, in un'intervista a Sky e SportMediaset: "Fare gol è ciò che dà da mangiare alla squadra. Voglio aiutare l'Inter ad arrivare il più in alto possibile. Sinceramente non pensavo ad un futuro con così tanti gol quando arrivai in Italia, pensavo di fare poco a poco. Più di 20 gol? Se la squadra gioca bene, riusciamo a fare bene in attacco, e non solo io ma anche a quelli che giocano con me".
SULLA FIGLIA - "Non mi fa dormire, ma nel giorno di ritiro mi ha fatto riposare. Tutti i gol ora sono per lei. Ha cambiato la vita a tutta la mia famiglia, anche se già mi ero allenato a fare il padre”.
SULLA REAZIONE POST-SASSUOLO - “Ci può stare, in quel momento eravamo arrabbiati. Adesso vediamo come andrà nelle prossime partite. Ho sbagliato a reagire? Se lo dice Mancini ha ragione, visto che lui di gol ne ha segnati tanti. Di lui mi ricordo sin dagli anni della Sampdoria e da come lancia gli attaccanti in allenamento si capisce quali qualità avesse”
SUL RINNOVO - "Con Ausilio ci sentiamo spesso, la trattativa sta andando bene, è a buon punto da quello che mi dice il mio procuratore"
SULLA SQUADRA - "Dobbiamo essere più cattivi, tutti dobbiamo partecipare alla fase difensiva, Mancini mi invita a partecipare alla manovra e aiutare i compagni a segnare. Vogliamo l’Europa League, ci crediamo, purtroppo il terzo posto è ormai lontano”.