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Inter, Icardi intoccabile sul mercato ma non in campo. Giusto così? VOTA
Nessuna polemica o situazione irrecuperabile, nessun alterco o duro faccia a faccia: quello tra Icardi e Mancini rimane un normalissimo rapporto calciatore-allenatore. E ogni allenatore deve sentirsi libero di poter chiedere di più.
LA PANCA UN 'ARMA A DISPOSIZIONE DI MANCINI - Dalle parti di Appiano Gentile non sembra esserci alcuna preoccupazione sull'attuale momento del bomber argentino. Icardi rimane una colonna portante del progetto nerazzurro, la società di corso Vittorio Emanuele ha investito moltissimo sull'ex Samp e l'eventualità di una sua cessione - al momento - appare molto molto lontana. Le capacità realizzative dell'attaccante argentino non sono minimamente in discussione, Roberto Mancini sa quanto Icardi sia fondamentale sotto questo punto di vista, ma il tecnico jesino non si accontenta dei soli gol e sprona il rosarino con tutte le armi a propria disposizione.
IL CUORE OLTRE L'OSTACOLO - La partita contro la Roma ha mostrato un'Inter di sacrificio; la squadra nerazzurra ha guadagnato i tre punti grazie al duro lavoro dei singoli: "nessuno ha reso al di sotto delle proprie possibilità" ha dichiarato Roberto Mancini, a sottolineare come ognuno dei suoi uomini abbia buttato il cuore oltre l'ostacolo.
UN LUSSO DI TROPPO - Pregio che probabilmente manca ancora a Mauro Icardi, impeccabile realizzatore, ma ancora poco avvezzo al sacrificio. È innegabile che l'argentino corra poco per i compagni e forse, in questa Inter ancora alla ricerca di se stessa, l'isolamento tattico è un lusso che non ci si può permettere.
L'ESEMPIO - Il tridente composto da Ljajic, Jovetic e Perisic ha mostrato affiatamento e voglia di correre. Un esempio che Icardi dalla panchina non può non aver colto. La squadra in questo momento ha bisogno del sacrificio di tutti, è questo il messaggio che Roberto Mancini ha provato a mandare all'ex Samp, che già domenica contro il Torino potrebbe avere l'opportunità di dimostrare di aver capito o meno la lezione. Il tecnico jesino non è ancora convinto di affidargli una maglia da titolare, anche perché gli uomini che hanno battuto la Roma meritano di fatto la riconferma.
VOTA IL SONDAGGIO - Voi tifosi dell'Inter da che parte state? Contro il Torino è giusto riproporre lo stesso attacco che ha giocato contro la Roma o preferite rivedere Icardi in Campo? Vota il sondaggio, cliccando QUI!
LA PANCA UN 'ARMA A DISPOSIZIONE DI MANCINI - Dalle parti di Appiano Gentile non sembra esserci alcuna preoccupazione sull'attuale momento del bomber argentino. Icardi rimane una colonna portante del progetto nerazzurro, la società di corso Vittorio Emanuele ha investito moltissimo sull'ex Samp e l'eventualità di una sua cessione - al momento - appare molto molto lontana. Le capacità realizzative dell'attaccante argentino non sono minimamente in discussione, Roberto Mancini sa quanto Icardi sia fondamentale sotto questo punto di vista, ma il tecnico jesino non si accontenta dei soli gol e sprona il rosarino con tutte le armi a propria disposizione.
IL CUORE OLTRE L'OSTACOLO - La partita contro la Roma ha mostrato un'Inter di sacrificio; la squadra nerazzurra ha guadagnato i tre punti grazie al duro lavoro dei singoli: "nessuno ha reso al di sotto delle proprie possibilità" ha dichiarato Roberto Mancini, a sottolineare come ognuno dei suoi uomini abbia buttato il cuore oltre l'ostacolo.
UN LUSSO DI TROPPO - Pregio che probabilmente manca ancora a Mauro Icardi, impeccabile realizzatore, ma ancora poco avvezzo al sacrificio. È innegabile che l'argentino corra poco per i compagni e forse, in questa Inter ancora alla ricerca di se stessa, l'isolamento tattico è un lusso che non ci si può permettere.
L'ESEMPIO - Il tridente composto da Ljajic, Jovetic e Perisic ha mostrato affiatamento e voglia di correre. Un esempio che Icardi dalla panchina non può non aver colto. La squadra in questo momento ha bisogno del sacrificio di tutti, è questo il messaggio che Roberto Mancini ha provato a mandare all'ex Samp, che già domenica contro il Torino potrebbe avere l'opportunità di dimostrare di aver capito o meno la lezione. Il tecnico jesino non è ancora convinto di affidargli una maglia da titolare, anche perché gli uomini che hanno battuto la Roma meritano di fatto la riconferma.
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