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Inter, i rigori non sono un dettaglio: che errore presentarsi con Lautaro e Sanchez
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STECCANO I FRANCESI - Alla chiamata non rispondono quelli che spesso hanno tolto a questa squadra le castagne dal fuoco. Su tutti i francesi, Thuram e Pavard, ognuno a modo proprio: il centravanti ha sparato alto il pallone che avrebbe messo in cassaforte il match, il difensore, invece, ha lisciato il pallone che ha messo in porta Griezmann, soffrendo per quasi tutta la partita. Ha steccato persino Lautaro, che ha si cucito gioco, ma senza mai rendersi pericoloso né all’andata né al ritorno. Il fiocco sul regalo è stato presentarsi a calciare l’ultimo rigore della serie, mandando il pallone alle stelle. Aveva detto ai compagni che non avrebbe calciato rigori per un po’, ma in gara, mentre nella circostanza non è proprio riuscito a trattenersi.
I RIGORI NON SONO UN PARTICOLARE - La Champions è competizione parecchio dura, che diventa durissima se i tuoi uomini migliori non brillano. Difficile da spiegare anche qualche cambio dalla panchina, visto che dal campo è uscita gente di personalità come Bastoni, Barella e Mkhitaryan, gente che solitamente tiene in piedi la struttura. E forse l’Inter del Metropolitano avrebbe avuto ancora bisogno di loro, specie se consideriamo che chi è entrato ha fatto parecchia fatica. Così come è discutibile la scelta dei rigoristi: è vero, quella dagli undici metri è una lotteria ma se puoi scegliere eviti di presentarti con due che hanno quasi più errori che realizzazioni, come Sanchez e Lautaro. E allora l’Inter ha parecchio di cui rammaricarsi perché in quella che è una eliminazione che può starci, c’è però un’alta percentuale di errori evitabili.