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    Inter, i retroscena sul meeting Inzaghi-società: Marotta impone un divieto assoluto

    Inter, i retroscena sul meeting Inzaghi-società: Marotta impone un divieto assoluto

    • Pasquale Guarro
    L’arrivo in sede alle 11.40, l’uscita alle 16.20. Quasi cinque ore di incontro tra Inzaghi e la dirigenza dell’Inter, nel mezzo anche un pranzo consumato insieme, iniziato alle 13.30. Il confronto è stato schietto e anche per questo il tecnico nerazzurro qualche boccone amaro ha dovuto ingoiarlo. A margine dell’ultima partita stagionale, il tecnico nerazzurro aveva palesato le sue aspettative: “Spero di tenere i migliori e aggiungere qualcosa”. Non sarà così che andranno le cose e questo a Inzaghi lo hanno chiarito in fretta. Le casse dell’Inter richiedono liquidità, la famiglia Zhang, al di là dei proclami, non ha più risorse da investire nel club e ha ordinato l’autofinanziamento. Per questo motivo sarà necessaria la cessione di un big e ad oggi il maggiore indiziato alla partenza sembra essere Alessandro Bastoni, che piace molto in Premier (United e Tottenham).  

    Un addio che non renderebbe felice Inzaghi, che però ha ricevuto dalla società rassicurazioni in merito all’alto livello di competitività che riuscirà a mantenere il suo gruppo di lavoro. Con Bremer i discorsi sono molto avanzati, l’idea Mkhitaryan sta prendendo forma e giovedì ci sarà un nuovo incontro con Dybala, oltre che la risposta di Perisic, il quale farà finalmente sapere una volta per tutte se avrà intenzione di accettare la proposta nerazzurra o volare verso altri lidi. 

    Tutta materia liquida, almeno per adesso. Ma un argomento in viale della Liberazione l’hanno voluto approfondire con estrema attenzione: a Inzaghi sarà vietato parlare in pubblico di obiettivo Champions, al di là di quello che sarà il mercato. La richiesta di Marotta è di presentarsi ai nastri di partenza con il dichiarato obiettivo di provare a vincere. Un imperativo che all’Inter è d’obbligo. Una pretesa che presto capiremo se eccessiva o meno. Nei prossimi giorni si affronterà anche l’argomento rinnovo: il contratto di Inzaghi scade nel 2023, ma con la società c’è già l’accordo per rinnovare di un’ulteriore stagione. Una differenza sostanziale con Antonio Conte, che per divergenza di vedute con la proprietà aveva deciso di abbandonare la barca. D’altronde Zhang l’ha riconosciuto allo stesso Inzaghi: “Lavorare con te mi mette serenità”. Chissà se il tecnico ricambi il pensiero.

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