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    Inter, i giorni di Skriniar: il consiglio di Bastoni e una risposta che non può tardare ancora

    Inter, i giorni di Skriniar: il consiglio di Bastoni e una risposta che non può tardare ancora

    • FT
    Con la Coppa del Mondo che si avvia alla conclusione e le squadre di Serie A che si mettono via via in moto in vista della ripresa del campionato, in casa Inter l'argomento è sempre quello: rinnoverà Skriniar? Difficile dare una risposta. Più facile, invece, vedere il forte centrale slovacco ancora interessato dal mercato estivo, che sia a parametro zero oppure dietro corposo pagamento a seguito della tanto sospirata firma. Il Psg, infatti, si è tirato fuori per gennaio per bocca dello stesso presidente Al-Khelaifi, dopo che in estate sono stati rifiutati i 60 milioni sul piatto fin dalla parte finale di giugno. 

    BASTONI GIOCA LA CARTA - Sarà un asso? Di certo il consiglio di Alessandro Bastoni al compagno di tante battaglie ha del sincero: "Posso solo consigliargli di fare ciò che ritiene giusto" - ha detto al Corriere dello Sport. "Siamo tutti quanti grandi e ognuno deve fare le proprie valutazioni, insieme alla propria famiglia. L’importante è che sia convinto della scelta finale. Non posso giudicare, soltanto sperare che resti qua". Il numero 95 ha detto di no al Tottenham di Conte, Skriniar è tentato dai soldi che potrebbe andare a guadagnare e dai titoli che potrebbe conquistare in Francia. L'Inter, del resto, non andrà mai oltre l'ultima offerta: 6,5 milioni, ingaggio top, e la fascia di capitano. Più di così è impossibile. 

    E' IL MOMENTO - Siamo vicini alla fine della prima settimana completa di dicembre. Dalla seconda in poi, come vi abbiamo raccontato, ogni giorno è buono per arrivare alla conclusione di questa telenovela. Dalle parti di Viale della Liberazione vorrebbero presentarsi ai nastri di partenza della sessione invernale con la pratica Skriniar archiviata in un verso o nell'altro, non filtra che serenità ma l'attesa è certamente vissuta con coinvolgimento e speranza. La palla, come spesso accade quando la sradica dai piedi degli attaccanti avversari, è del centrale slovacco. 

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