Getty Images
Inter-Handanovic, è gelo: sarà addio?
ACCORDO CON LA SOCIETA' - Pastorello ed Ausilio si sono parlati qualche mese fa raggiungendo un accordo verbale. Un patto non scritto che prevedeva il rinnovo di Samir Handanovic, fino al 2019, immediatamente prima di partire per il ritiro di Brunico. Una scelta significativa da parte del club di corso Vittorio Emanuele, che ha dovuto ricorrere a riserve di diplomazia per andare incontro alle esigenze del portiere e donargli più tempo possibile a disposizione affinché potesse trovare una società realmente interessata ad ingaggiarlo. Per cedere il proprio numero uno, i nerazzurri non sono mai stati disposti a scendere sotto i nove milioni di euro.
SCIOGLIMENTO DEL PATTO - Ad un solo giorno dall’inizio del ritiro di Brunico, la situazione non è mutata. Per Samir Handanovic non è giunta nessuna offerta, ma a quanto pare, il procuratore del portiere non ha ancora alcuna esigenza di sedersi a tavolino con l’Inter. Pastorello ha parlato di trattativa congelata fino settembre, dichiarazioni - quelle dell’agente - che hanno suscitato parecchio fastidio dalle parti di Appiano Gentile, soprattutto perché Ausilio si era reso disponibile a ritoccare significativamente l'ingaggio dell'ex Udinese, proponendogli un rinnovo da 2,8 milioni di euro, mentre il suo attuale ingaggio ne prevede circa 2. Tale offerta è ritenuta ancora troppo bassa dell'entourage del giocatore, che invece vorrebbe iniziare a trattare solo dai 3 milioni in su. La sensazione è che l'attendismo di Handanovic sia mirato a raggiungere la naturale scadenza del contratto, cosa che tra pochi mesi lo renderebbe libero di accordarsi con qualsiasi squadra: su di lui resta vigile soprattutto il Manchester United, che potrebbe vedere partire verso Madrid David De Gea.
Pasquale Guarro