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    Inter, Hakimi è il nuovo Maicon. Ma Conte lo tratta come uno qualunque

    Inter, Hakimi è il nuovo Maicon. Ma Conte lo tratta come uno qualunque

    • Andrea Distaso

    Segna come un attaccante. Segna come nessun altro esterno nei 5 principali campionati europei. Achraf Hakimi è sempre più l'uomo da copertina in un'Inter che continua a viaggiare a corrente alternata, incapace di esprimere al 100% il proprio potenziale e frenata nel suo incedere anche dalla cervellotica gestione delle sostituzioni a partita in corso di Antonio Conte. Che ieri, per giustificare l'uscita di scena del calciatore marocchino - che col suo fantastico sinistro all'incrocio stava determinando la partita contro la Roma - ha dichiarato: "Era a corto di energie, stava perdendo qualche colpo e qualche pallone. Non dimentichiamoci che era la terza partita in 7 giorni". Una spiegazione che convince poco, perchè mancavano soltanto 8 minuti alla fine del match e perché l'ingresso di chi lo ha rimpiazzato, Kolarov, ha fatto ulteriormente abbassare il baricentro dei nerazzurri e dato modo agli avversari di trovare il modo di spingere su una fascia sino a quel momento terreno di conquista dell'ex Borussia Dortmund.

    COME MAICON - Troppo importante in questa fase della stagione, con quegli scontri diretti che a detta dello stesso Conte determineranno le vere ambizioni dell'Inter, impossibile trattarlo alla stregua degli altri. Era dai tempi di uno dei protagonisti del Triplete, il brasiliano Maicon, che la squadra nerazzurra non poteva disporre di un'arma così letale nella batteria degli esterni. Sono già 6 i gol messi a segno da Hakimi, a cui vanno aggiunti 4 assist: per distacco il miglior laterale destro della Serie A. Ha già battuto il suo precedente record di gol in un solo campionato - si era fermato a 5 nell'ultima stagione in Germania - e appare in crescita continua sul piano della condizione atletica e della convinzione.

    IL PARAGONE CON THEO - E allora perché toglierlo dal campo per risparmiargli soltanto una manciata di minuti e considerando che in settimana, complice la partita di Coppa Italia con la Fiorentina, avrebbe avuto probabilmente la possibilità di rifiatare e arrivare preparato al meglio per l'attesissima sfida contro la Juventus di domenica prossima? Impossibile non scomodare il paragone con quanto avviene sull'altra sponda del Naviglio, dove Theo Hernandez viene tenuto in campo sempre e spesso risulta decisivo con le sue accelerazioni quando l'avversario è meno brillante sotto l'aspetto fisico. Anche per cause di forza maggiore, Hakimi è stato l'unico vero colpo estivo dell'Inter, un investimento da 40 milioni di euro che sta decisamente ripagando le aspettative. Insieme a Lukaku, è il vero giocatore dell'Inter in grado di determinare l'esito di una partita, di fare la differenza. Eppure per Conte vale come tutti gli altri.

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