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Inter: Gudmundsson e Zirkzee complicati, non solo per il prezzo. Ecco cosa intende Ausilio
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Il ds dell'Inter Piero Ausilio, in una recente intervista a Sport Mediaset, ha impresso una frenata alle voci che vogliono i nerazzurri forti sulle stelle di Genoa e Bologna per il pacchetto attaccanti da affidare a Inzaghi nella stagione 2024/25, quella in cui sarà da difendere il titolo di campioni d'Italia. Un attacco che vedrà la sostituzione tra Sanchez (out) e Taremi (in, a zero dopo lo svincolo dal Porto), ma che vorrebbe un altro innesto.
DIFFICOLTA' - Piacciono, l'islandese e l'olandese, ma ci sono complicazioni relative ai movimenti fra squadre italiane. Questo perché, spiega La Gazzetta dello Sport, in Italia non ci sono disponibilità economiche elevate rispetto agli altri campionati top, e le cessioni importanti l'Inter negli ultimi cinque anni le ha fatte tutte all'estero. Questo genera un saldo negativo nella Camera di compensazione della Lega Serie A, che per operazioni così onerose (30 milioni per Gudmundsson, 60 per Zirkzee più o meno) richiede fideiussioni. In sostanza, garanzie di adempimento del debito da parte di soggetti terzi. Cosa che per affari dall'estero non è necessaria.
COS'E' LA CAMERA DI COMPENSAZIONE - Negli affari di calciomercato italiano non avviene un vero e proprio passaggio di denaro da una squadra ad un’altra, in quanto i rapporti economici vengono regolati e definiti in “compensazione” tramite le leghe di competenza. La camera di compensazione prevede le seguenti dilazioni di pagamento:
- fra squadre di Serie A è possibile arrivare ad un massimo di 5 anni;
- fra una squadra di Serie A ed una di Serie B, la dilazione massima consentita è di 3 anni;
- le squadre di Lega Pro possono cedere contratti a squadre di Serie A o Serie B con una dilazione fino a 3 esercizi;
- fra squadre appartenenti alla Lega Pro il limite massimo è di 2 anni.
L'AFFARE FRATTESI - Non significa che sia impossibile per l'Inter fare operazioni in Italia. Per Frattesi il prestito a 6 milioni coperto dal cartellino di Mulattieri ha permesso di non firmare fideiussioni e di non aumentare la cifra degli ammortamenti a bilancio nel 2023-24, mentre gli altri 27 milioni potranno essere garantiti nel corso della prossima estate, come abbiamo visto, con altre forme di ricavo, come ad esempio i diritti tv.