"Beata Inter se arriva Guardiola, lui è certamente più bravo di me". Leonardo (come tutta la critica calcistica) si inchina al maestro del Barcellona, che viene spesso descritto quasi come un dio in terra praticamente perfetto. Il punto è stabilire dove finiscono i meriti della grande squadra che ha la fortuna di allenare e dove iniziano quelli del tecnico. Per fugare questo dubbio basta rispondere a due domande semplicissime: il Barça giocherebbe peggio con qualcun altro in panchina? E Pep farebbe altrettanto bene in un ambiente diverso da quello catalano? No!

ANTI MOU - I freschi ricordi della manita del Camp Nou e del trionfo blaugrana nella semifinale di Champions al Bernabeu rischiano di 'dopare' i giudizi nel paragone con Mourinho. Non scherziamo: almeno finora il portoghese può vantare un palmares ben più ricco, avendo vinto in quattro paesi diversi (Portogallo, Inghilterra, Italia e Spagna).

Per non parlare di quando Guardiola prova a dare lezioni di stile allo Special One: qui non si deve confondere la modestia con l'umiltà. Sarà antipatico e forse anche un po' maleducato, ma almeno Mourinho è sincero e dice sempre quello che pensa. Invece l'atteggiamento 'politically correct' di Guardiola spesso e volentieri finisce per rasentare la falsità. Tra l'altro non è proprio così vero che il buon Pep sia allergico alle polemiche, solo che utilizza un metodo diverso: meno diretto e più sottile. Basti pensare a come non perda mai occasione di sottolineare la ricchezza del Real Madrid, in grado di comprarsi tutti i giocatori che vuole sul mercato.

Peccato che si dimentichi di aver regalato Eto'o all'Inter e pagato Ibra a peso d'oro, per poi svenderlo un anno dopo al Milan. Un po' come Chygrynskiy, costato la bellezza di 25 milioni di euro e rispedito in Ucraina a metà prezzo. E a centrocampo per i panchinari di lusso Keita, Hleb e Mascherano sono stati spesi una cinquantina di milioni. Detto ciò, Guardiola può far cambiare idea al sottoscritto e a tutti gli interisti con una sola mossa. Quale? Portandosi dietro un certo Messi...