Getty Images for ICC
Inter, Gagliardini: 'Ecco perché ho scelto il numero 5. Il mio idolo...'
IDOLO - “Sinceramente non ho mai avuto un giocatore al quale ispirarmi. Mi piaceva molto Gerrard ma non è un giocatore al quale mi sono ispirato, mi piaceva guardarlo giocare”.
SULL'ESORDIO IN SERIE A - “Io l’ho fatto con l’Atalanta il 15 maggio se non sbaglio, a Genova contro il Genoa. È una sensazione strana, sicuramente bellissima. All’inizio sei un po’ teso però ogni calciatore gestisce la tensione a modo suo. Sicuramente la tensione è normale, fa parte di ogni lavoro però una volta entrato in campo, avendo preparato la partita, sono abbastanza tranquillo e so i compiti da svolgere in campo”.
SULLO SPOGLIATOIO - “Lo spogliatoio è la parte più bella del calco e di qualunque sport di squadra. Dove si ride, si scherza, si litiga ogni tanto e dove succedono tutte quelle cose che a distanza di anni, quando finirà tutto, ci si ritroverà tutti insieme e si riderà di quello che è stato”.
SUL NUMERO 5 - “Senza un motivo particolare. All’Atalanta avevo il 4, sono arrivato all’Inter e il 4 era ritirato perché ovviamente era del grande Javier Zanetti e quindi ho scelto il 5, perché penso fosse il primo disponibile tra quelli più bassi, ma senza un significato particolare”.