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Inter fuori dal Settlement Agreement: dalle plusvalenze alla lista Uefa, cosa cambia sul mercato
LA LIMITAZIONE E L'INDIZIO DELL'INTER - Partiamo da un assunto: l'Inter ha chiuso il capitolo che riguarda il Settlement Agreement, ma non si è liberata del Fair Play Finanziario. Il regolamento parla chiaro e impone a tutti i club iscritti alla Uefa di non chiudere il bilancio complessivo nell'arco di un triennio con un deficit superiore ai 30 milioni. Il percorso virtuoso dell'Inter, quindi, non può ritenersi concluso e anche nel comunicato ufficiale pubblicato sul sito web della società la dirigenza nerazzurra ha specificato che: "È importante che il Club continui a rispettare il regime di normale monitoraggio e prosegua nella strategia di attenta gestione finanziaria".
MARGINE MERCATO - "Attenta gestione finanziaria", appunto, perché sebbene tanti tifosi nerazzurri (anche qui su Calciomercato.com grazie ai commenti e a Vivo x Lei), abbiano iniziato a sperare in spese folli e un mercato senza freni, l'Inter proseguirà comunque su un tracciato di crescita costante e di rinforzo della rosa senza eccessi. Vi abbiamo raccontato che nell'arco di un triennio il club potrà al massimo raggiungere un -30 e, avendo chiuso le ultime due stagioni in sostanziale pareggio di bilancio, è proprio questo il margine che Ausilio e Marotta potrebbero giocarsi in sede di mercato.
LE PLUSVALENZE E SPALLETTI - Potrebbero sulla carta, ma l'idea di spendere tutto e subito non rientra nei piani della società nerazzurra, che non vuole bruciarsi tutto il margine operativo in un'unica stagione e sta anche pensando di inserire il costo dell'esonero di Spalletti nel bilancio che si chiuderà il 30 giugno. Per questo, proprio entro l'inizio ufficiale del prossimo mercato estivo, i nerazzurri si preparano comunque a realizzare almeno un paio di plusvalenze importanti, sfruttando magari l'inserimento di qualche giovane nelle operazioni per il riscatto di Politano dal Sassuolo, per il contro-riscatto di Radu dal Genoa o per l'acquisto dal Cagliari di Barella. Plusvalenze non obbligatorie per il bilancio, quindi, ma vantaggiose per la salute dei conti presenti e futuri.
LA LISTA UEFA - Il cambiamento più importante, infine, l'Inter lo potrà registrare a livello di compilazione delle liste Uefa. Che sia Champions o Europa League, infatti, il club nerazzurro non avrà più l'obbligo di compilare una lista ridotta a 21 uomini invece di 25 (di cui 4 cresciuti comunque nel vivaio) e, soprattutto, non sarà più obbligata a compensare il costo dei nuovi giocatori acquistati con l'esclusione di altri di pari valore. Per fare un esempio, senza le limitazioni del Settlement Agreement in questa stagione i vari Joao Mario, Dalbert e Gagliardini avrebbero potuto scendere in campo contro PSV, Tottenham e Barcellona.
LIBERTÀ - Cambiamenti importanti, che possono spostare o cambiare le strategie presenti e future dell'Inter. Del resto lo stesso direttore sportivo Piero Ausilio lo scorso ottobre aveva detto: "Potremmo avere qualche vantaggio e una disponibilità diversa dalla prossima stagione. In sede di mercato il Settlement Agreement ci ha causato parecchi impedimenti in questi 3-4 anni". Sempre con un occhio al bilancio, ma una nuova era dell'Inter post-Moratti può finalmente avere inizio.
@TramacEma