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    Inter, Fitch conferma: il bond va tra i 'titoli spazzatura'

    Inter, Fitch conferma: il bond va tra i 'titoli spazzatura'

    Il bond da 415 milioni dell'Inter, emesso nel febbraio 2022, da Inter Media and Communications SpA, rientra tra i 'titoli spazzatura'. L'agenzia di rating Fitch ha confermato il rating 'B+' con outlook stabile, uno sviluppo che si lega anche alla crollo degli sponsor asiatici e al caso dei mancati pagamenti dello sponsor di maglia Digitalbits: il bond viene dunque giudicato 'altamente speculativo' e sui mercato finanziari viene definito 'junk bond' o 'titolo spazzatura'.

    LA NOTA - Lo si apprende da una nota di Fitch, pubblicata da Calcioefinanza.it. Il rating, si legge, "riflette il profilo creditizio consolidato dell’Inter, che riflette a sua volta la stabilità della Serie A all’interno del panorama calcistico europeo e la forza della società a livello internazionale. Il recente fallimento dello sponsor principale della maglia nell’effettuare pagamenti in questa stagione ha ridotto la diversità dei ricavi dell’Inter e ha creato una maggiore dipendenza dalle prestazioni in campo e dal supporto degli azionisti durante i prossimi periodi di generazione di flussi di cassa negativi. Tuttavia, la forza del marchio dovrebbe aiutare l’azienda a trovare un sostituto, a patto che la squadra mantenga il successo sportivo".

    "La diversità delle entrate è diminuita negli ultimi anni, in particolare a causa della scadenza di diversi contratti di sponsorizzazione asiatica e del mancato pagamento dell’attuale sponsor principale della maglia. Ciò ha aumentato la dipendenza dalle prestazioni in campo, portando potenzialmente a una maggiore volatilità dei ricavi", prosegue l'agenzia di rating. Spiegando tuttavia che "le obbligazioni beneficiano del ricorso preferenziale ai ricavi media e ai ricavi commerciali, isolando parzialmente gli investitori da molti dei rischi operativi in corso che sono presenti su base consolidata ".

    Fitch conclude: "L’Inter ha registrato un aumento dei ricavi nel FY22 (esclusi i turni contabili a seguito della pandemia nel FY20 e nel FY21) a causa della progressiva normalizzazione dei ricavi di Matchday. I ricavi commerciali sono diminuiti, come previsto, a causa del calo dei contratti con gli sponsor asiatici, parzialmente compensati con nuovi contratti. I costi del personale sono diminuiti, nell’ambito di un maggiore sforzo di ristrutturazione del roster, ma non con la rapidità prevista. Di conseguenza, l’EBITDA rettificato (senza il trading dei giocatori) è stato leggermente negativo, sebbene migliore di quanto previsto precedentemente".

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