Inter-Fiorentina, che sgarbi sul mercato
Andrea Della Valle compie 50 anni oggi e sogna di ricevere un regalo domani sera: battere l'Inter e raggiungerla al primo posto in classifica. Per l'occasione il patron della Fiorentina è atteso in tribuna a San Siro insieme a suo fratello Diego. Che, dal 1995 al 2001, fece parte del Cda nerazzurro sotto la presidenza Moratti. Dopodiché DDV si prese la società viola e nel 2006 Calciopoli incrinò definitivamente i rapporti tra i due.
CALCIOMERCATO - Le conseguenze sono visibili anche sul mercato, dove Inter e Fiorentina non hanno più fatto affari insieme nell'ultimo decennio: da Toni a Salah. La scorsa estate i viola hanno chiesto invano il difensore Andreolli (poi passato al Siviglia), ma si sono consolati a centrocampo con Mario Suarez. Il mediano spagnolo era seguito pure dai nerazzurri, anche se il primo nome sulla lista di Mancini è sempre stato Felipe Melo. Per il posticipo di domenica sera Suarez è in ballottaggio con Vecino, così come Kalinic con Babacar. Su quest'ultimo l'Inter aveva fatto un pensierino, prima che l'attaccante senegalese rinnovasse il proprio contratto con la Fiorentina.
FAIR PLAY - Alla fine dello scorso mercato invernale, l'allora allenatore viola Montella avanzò dei dubbi sul fair play finanziario Uefa dopo gli arrivi in nerazzurro di Podolski e Shaqiri. Un consigliere della Fiorentina, Panerai si spinse oltre, avanzando dei sospetti sulla gestione del presidente Thohir ("Se le società di calcio dovessero rispettare la trasparenza, l'Inter sarebbe già retrocessa. Che soldi sono, di chi, a partire dalle Cayman?") e scatenando la secca risposta del club nerazzurro: "Nessuno si permetta di parlare a sproposito della nostra società". Appuntamento alla prossima puntata di questa storia infinita.