Inter, finalmente Salcedo: per meritarsi il riscatto deve trascinare la Primavera
FINALMENTE SALCEDO - E Salcedo, fra pioggia, vento e un campo che ha retto bene, ma che ha condizionato non poco le giocate di entrambe le squadre, ha saputo svettare con una tripletta da attaccante vero nel giorno in cui, il compagno di reparto Colidio, ha segnato una preoccupante battuta d'arresto. Tre gol e tante giocate che hanno messo in mostra un repertorio importante fatto di scatti, dribbling, ma anche e soprattutto grande opportunismo sottoporta. E poi la dedica al nonno, scomparso da poco e che gli è rimasto nel cuore, sintomo di un giocatore con valori importanti anche fuori dal campo.
LA CHIAVE - Il pareggio per 3-3, con i due gol finali subiti nei minuti di recupero, confermano però il momento no dei neazzurri. L'Inter è bloccata in nona posizione in classifica a -6 dalla vetta, ha già collezionato 3 pareggi e soltanto 2 vittorie con solo 11 gol segnati a fronte di 8 subiti. Salcedo è l'elemento di maggior qualità di questa Primavera e da qui, da queste giocate e dai suoi gol (4 in totale in stagione), può e deve ripartire la stagione nerazzurra. La squadra di Madonna ha iniziato zoppicando, non convincendo appieno soprattutto in fase difensiva, ma è sottoporta che si sente la differenza con la gestione di Stefano Vecchi.
LE CIFRE - Finalmente Salcedo si è preso la scena come tutti in casa Inter si aspettavano da tempo, fin dalla passata sessione invernale di calciomercato, quando fu vicinissimo al passaggio in nerazzurro (insieme a Pietro Pellegri poi passato al Monaco), fin (successivamente) da questa estate quando il 30 giugno l'Inter ha trovato l'accordo per l'acquisto in prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro con il Genoa. Cifre importanti, ma che l'Inter ha intenzione di versare nelle casse rossobù. A patto che Salcedo continui a brillare, come fatto contro la Juve, e che trascini la Primavera come fatto, nella passata stagione dal duo Odgaard-Pinamonti. Poche pressioni, in fin dei conti.