Inter, Faraoni come Santon?
Stesso anno di nascita, stessa promozione dalla Primavera alla prima squadra, stessa etichetta di "predestinato". Le storie di Davide Santon e di Marco David Faraoni sono con il passare del tempo sempre più simili. Lanciati nella mischia in pompa magna, non sono riusciti a confermare le aspettative che l'Inter aveva su di loro. La storia del "Bambino", come veniva soprannominato da José Mourinho, è negli occhi di tutti: l'esordio in Serie A a 18 anni e 28 giorni contro la Sampdoria, gli ottavi di finale di Champions, da titolare per contrastare Cristiano Ronaldo, la convocazione nell'Italia di Marcello Lippi. Tutto faceva credere ad una carriera in ascesa, nell'Inter e in Nazionale, ma il difensore di Portomaggiore, complice qualche infortunio, non ha saputo confermarsi ad alto livello, scegliendo, dopo una parentesi negativa a Cesena, di mettersi l'Inter alle spalle e ripartire da Newcastle.
Faraoni è cresciuto nel vivaio della Lazio ed è arrivato all'Inter a 19 anni, con cinque anni di ritardo rispetto a Santon, ma come per il terzino dei Magpies, ha saputo bruciare le tappe, conquistandosi la fiducia di Gasperini, che l'ha fatto debuttare a Pechino nella Supercoppa Italiana persa contro il Milan, e di Ranieri, che gli ha regalato la gioia dell'esordio in Serie A contro il Cagliari, all'età di 20 anni e un mese. Con la maglia dell'Inter ha collezionato, giocando da difensore o centrocampista, 13 presenze e un gol (nel 5-0 al Parma del 7 gennaio), ma da quando è arrivato Stramaccioni non ha più visto il campo.E' tornato nel dimenticatoio, ecco perchè non a giugno potrebbe partire, in prestito, per trovare spazio. Nella speranza che non faccia la stessa fine di Santon.