Calciomercato.com

  • Getty Images
    Inter, Erkin ti nega un campione

    Inter, Erkin ti nega un campione

    Erick Thohir è stato bravissimo nel tenere la trattativa nascosta fino all’ultimo, talmente bravo che anche i suoi manager sono rimasti spiazzati dal passaggio di proprietà. Inclusi Mancini e Ausilio, che nel frattempo hanno iniziato ad organizzare il mercato in base alle risorse economiche dell’indonesiano. Il diktat imposto dal tycoon era quello di assicurarsi i migliori parametri zero in circolazione e il ds della società di corso Vittorio Emanuele si è mosso in tal senso, prendendosi i si di Ever Banega e Caner Erkin, ma proprio quest’ultimo potrebbe complicare i piani di sviluppo dei nerazzurri. 

    DA AFFARE A DISFATTA - Il regolamento è chiaro: ogni squadra può inserire un massimo di due extracomunitari a stagione e con l’arrivo di Erkin, l’Inter ha di fatto occupato il primo “tassello”. All’inizio sembrava un affare, adesso quasi una disfatta. Perché in pochi giorni Mr. Zhang Jindong ha chiuso con prepotenza la trattativa con Thohir e le prospettive del club, nonostante il Fair play finanziario, sono mutate. I nerazzurri potrebbero affacciarsi nel mercato dei grandi campioni, subirne il fascino e - infine - trovarsi di fronte a scelte difficili. Gli extracomunitari papabili, al momento, sono almeno tre: Teixeira, Touré e Gabriel Jesus, ma di questi solo uno potrà vestire il nerazzurro. 

    ERA PROPRIO NECESSARIO? - Il più probabile è Yaya Touré, Mancini ha scelto lui e non vuole sentire ragioni. Questo è quanto filtra dalla riunione di mercato svoltasi con Ausilio e Gardini pochi giorni fa a Bologna, la sensazione è che ormai sia solo questione di tempo. L’ivoriano e l’Inter sono promessi sposi, ma il suo arrivo vieterà all’Inter di investire su un prospetto di sicuro valore, che permetterebbe anche alla società di proseguire in quel progetto giovani avviato da poco più di un anno. Ecco perché Erkin rischia di diventare un peso, se l’Inter avesse atteso un po’ di più, oggi avrebbe sicuramente avuto maggiore libertà sul mercato, mentre la fretta del passato ha fatto si che i nerazzurri bruciassero un posto da extracomunitario per un giocatore che finora non ha mai fatto la differenza. La domanda è proprio questa: ne valeva la pena, visto e considerato che non parliamo di un fuoriclasse?

    Altre Notizie