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Inter, Eriksen è cedibile: Marotta fissa le condizioni dell’addio
PUO' PARTIRE - Conte non ritiene Eriksen un elemento centrale nel suo calcio: troppo pigro, poco incline alla fase di non possesso, ma allo stesso tempo “sprecato” in regia, dove le sue doti al tiro andrebbero praticamente perse. L’Inter segue le indicazioni del proprio allenatore, ed è pronta ad ascoltare offerte per Eriksen. Il problema è che, ad oggi, proposte concrete per il danese non ce ne sono. Neanche dalla Russia, da dove sabato Alexander Medvedev, Ceo dello Zenit, ha smentito seccamente le voci sul danese a russian.rt.com: “Non voglio nemmeno perdere tempo per parlare di questo. Le persone vivono in una sorta di mondo virtuale, a quanto pare giocano a quei videogiochi manageriali dove si deve formare una squadra”.
PLUSVALENZA CERTA - Una plusvalenza, in caso di addio, sarebbe scontata, in quanto Eriksen è stato acquistato lo scorso gennaio dal Tottenham per poco più di 20 milioni (con ingaggio da 7,5 milioni a stagione). Ora, nonostante le difficoltà trovate in nerazzurro, il suo valore è nettamente superiore. Serve in ogni caso un’offerta importante, anche uno scambio che possa portare a Milano un elemento più gradito a Conte. Non con il Chelsea però: i Blues non pensano ad Eriksen, e per Kanté vogliono solo cash. Bisognerà trovare, e presto, una soluzione.