Ci vuole calma e sangue freddo. Le voci di mercato su obiettivi o presunti tali che rischiano di svanire non fanno perdere lucidità ai dirigenti nerazzurri, che portano avanti la stessa strategia: restare zitti zitti alla finestra sempre vigili e pronti a cogliere le occasioni migliori sul mercato. Nonostante la generosità del presidente Moratti, l'Inter non ha una forza economica paragonabile ai grandi club spagnoli e inglesi. Quindi la società fa benissimo a non partecipare ad aste al rialzo. Esemplare è il caso di Alexis Sanchez, che ogni giorno viene dato a un passo da una squadra diversa, ma ad oggi non si è ancora mosso da Udine e l'ipotesi di un suo trasferimento a Milano non è affatto tramontata.

Altro discorso per il mercato in uscita, dove da un paio d'anni a questa parte l'Inter ha sposato una nuova politica: di fronte all'offerta giusta, non esistono più giocatori incedibili. Dopo Ibrahimovic e Balotelli, stavolta potrebbe essere il turno di Maicon e/o Sneijder. Nessun dramma, a patto che al posto di chi parte arrivino dei sostituti all'altezza. L'importante è non lasciare Leonardo a bocca asciutta di rinforzi come l'anno scorso con Benitez, anche se il tempo non manca: basti pensare al Milan, che ha centrato due colpi del calibro di Ibra e Robinho negli ultimi giorni di agosto.