Nelle varie interviste rilasciate negli ultimi giorni, il presidente dell'Inter Erick Thohir ha ribadito quelle che saranno le linee guida del prossimo mercato nerazzurro: cedere 2-3 pedine di medio-alto livello per mettere a bilancio non meno di 50 milioni di euro di plusvalenza nel bilancio che sarà approvato al termine della prossima stagione e rientrare così perfettamente nei parametri economici imposti dal Fair Play Finanziario della Uefa. Partenze che, al contempo, consentiranno a Piero Ausilio di muoversi in entrata per completare l'organico a disposizione di Mancini con altri giocatori, possibilmente esperti quanto basta per non pagare lo scatto dell'adattamento al campionato italiano e per rendere da subito la squadra più competitiva.
L'Inter confida di vendere per circa 30 milioni di euro, al massimo per 25 (è stato pagato 8 complessivamente), il centrocampista croato Marcelo Brozovic, che piace alla Roma, ad alcuni club di Premier League (Arsenal in testa) e all'Atletico Madrid. Il suo eventuale sostituto potrebbe essere l'olande Tonny Vilhena, il cui padre, accompagnato dal nuovo agente Yalcin Zohre, è arrivato ieri a Milano; si cerca l'intesa definitiva dopo la proposta di un quinquennale, ma occhio alla concorrenza del Porto. Partirà pure il difensore colombiano Jeison Murillo, che è stato inserito a bilancio per circa 7 milioni di euro e per 20 sarà piazzato, sperando anche in una buona Coppa America. Poi largo ad alcuni movimenti "minori", come Medel (a bilancio per 5,3 milioni), Juan Jesus, iscritto a 1,8 milioni, mentre vanno definite le situazioni di Santon, D'Ambrosio, Ranocchia e dei giovani Gnoukouri e Donkor. Attenzione poi a Felipe Melo, che ha proposte dalla MLS, dalla Cina e dal Galatasaray e che consentirebbe soprattutto un risparmio alla voce ingaggio di 2,5 milioni netti a stagione.