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Inter, ecco come cambia il mercato dei giovani con Suning
L'INTER HA TEMPO - Ciò che conta, è che non cambia la sostanza: Suning vuole coltivare i propri talenti anche grazie al sostegno di altre squadre di Serie A e B, con la consapevolezza di avere a propria disposizione strumenti spesso mancati nel recente passato. E per strumenti si intende denaro. Perché nel calcio nessuno fa niente gratis e soprattutto, nessuno è disposto a rischiare sulla propria pelle senza almeno qualche garanzia economica adeguata. Se è chiaro che per crescere è necessario giocare, è altrettanto palese che l’Inter non può offrire a tutti una chance, ma a differenza del passato, i nerazzurri potranno aspettare.
L'IDEA DI SUNING - Un tempo esistevano i “premi formazione”; incentivi previsti in favore deI club che prendevano in prestito giovani calciatori da squadre blasonate, restituendoli con maggiore esperienza in virtù delle partite giocate. Un concetto ormai sparito, perché tutti - in assenza di un vigoroso corrispettivo - preferiscono far crescere i propri talenti. Oggi non esiste più il “premio formazione”, è stato sostituito dal più moderno riscatto e controriscatto, che obbliga dunque le due parti ad accordarsi preventivamente sui prezzi dell’operazione. A tal proposito, l’idea di Suning è molto chiara: la nuova proprietà cinese, in cambio di precisi accordi su un numero minimo di presenze (da stabilirsi caso per caso), sarà disposta a prendere importanti accordi con chi sarà in grado di garantire un rendimento continuo e una crescita costante ai baby calciatori nerazzurri.