Inter, è tempo di cambiare: non puoi fare a meno di Icardi e Lautaro
LA PRIMA VOLTA - In realtà Lautaro e Icardi insieme hanno già giocato, è accaduto a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ma per l’occasione non era disponibile Radja Nainggolan e Spalletti cercò di equilibrare la squadra con un 4-4-2 che sulle corsie laterali del centrocampo vedeva operare Politano a destra e Asamoah a sinistra. Andò male, con i nerazzurri stanchi nelle idee e nel fisico, inceppati nel gioco, che faticava a fiorire da centrocampo in su. Quella di oggi è un’Inter diversa, che lentamente sta ritrovando Nainggolan (ancora lontano dalla forma migliore), ma che a centrocampo ancora soffre di atavici problemi e che in attacco ha segnato meno di Juve, Napoli, Fiorentina, Sassuolo, Genoa, Roma, Milan e quanto la Lazio (10 gol finora).
TEMPO E CORAGGIO - Al di là delle considerazioni di Spalletti (giuste o sbagliate che siano), la domanda che sorge è un’altra: l’Inter, che qualche problemino in zona gol ce l’ha, può permettersi di rinunciare a uno tra Icardi e Lautaro? Certo, ci sono equilibri da rincorrere e oggi i nerazzurri possono vantare la seconda miglior difesa del campionato, insieme a Juve, Fiorentina e dietro alla sola Sampdoria, ma forse mischiando le carte e rovistando negli scatoloni, potrebbe saltare fuori un abito che meglio veste la squadra di Spalletti, ad oggi legata al punto fermo del 4-2-3-1, sistema che però non ha ancora trovato in campo la migliore traduzione. La coppia Lautaro-Icardi è il futuro, ma servono tempo e coraggio.