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    Inter, è tempo di cambiare musica. Serve la classe degli slavi

    Inter, è tempo di cambiare musica. Serve la classe degli slavi

    L'Inter vista contro la Juventus è piaciuta parecchio a tifosi e critica. La squadra di Roberto Mancini ha espresso un calcio frizzante e determinato, merito - secondo l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport - di un modulo che ha saputo favorire gli esterni offensivi:

    "Doti che contro la Juventus hanno saputo riproporre anche Perisic e Ljajic. La classe degli slavi non è mai stata messa in discussione, a penalizzarli nelle ultime scelte del Mancio è stata più una sorta di indolenza. Ma con due esterni offensivi e con l’atteggiamento giusto, l’Inter cambia volto. Allargando il campo non solo crei spazi per gli inserimenti centrali, ma anche favorisci le sovrapposizioni dei terzini. Che sia 4-3-3 o con la variante iper offensiva del 4-4-2, alle ali viene sempre chiesto pure un gran lavoro in fase di copertura. Ma Mancini sfrutterà una rosa molto ampia in questo reparto per fare rotazioni anche a gara in corso. In fondo è quello che succede con Napoli e Sassuolo, dove le prime sostituzioni sono sempre per gli esterni offensivi. Perisic soprattutto appare fondamentale. Ha disciplina tattica, resistenza, forza fisica, tempo degli inserimenti, capacità di tiro ma anche di crossare. Eppure a febbraio Ivan ha giocato una sola gara da titolare in campionato. Già da domenica contro il Palermo la musica dovrebbe cambiare". 

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