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Inter, è partita la stagione dei rinnovi: è il turno di Kolarov. Per Barella, Brozovic e Lautaro...
In attesa di definire altre uscite dopo quella di Hakimi per dare una sforbiciata ai costi e dare una mano ai conti, propedeutiche agli innesti necessari per completare l'organico di Simone Inzaghi, in casa Inter è iniziata la stagione dei rinnovi. Nella giornata di ieri, il club nerazzurro ha ufficializzato il prolungamento per un'altra stagione di Danilo D'Ambrosio, che è stato nelle scorse settimane anche un'opzione per il Milan, e di Andrea Ranocchia. La prossima fumata bianca dovrebbe riguardare Aleksander Kolarov, inizialmente indicato come uno dei sicuri partenti ma poi convinto ad accettare un altro anno di contratto, seppur a cifre ridotte.
NIENTE BOLOGNA - L'esperto esterno serbo, voluto nella passata stagione da Conte come alternativa a Bastoni e come figura carismatica nello spogliatoio, aveva attirato l'interesse del connazionale Mihajlovic, ma la pista Bologna non è mai realmente decollata e così Marotta e Ausilio si sono "insinuati" mettendo sul piatto un altro campionato con la maglia dell'Inter proponendo un taglio significativo al suo stipendio netto da 3 milioni di euro a stagione. Una proposta che il calciatore ha valutato con attenzione nelle passate settimane e che alla fine si è deciso ad avallare per proseguire la sua avventura in nerazzurro.
GLI ALTRI RINNOVI - Sistemati questri tre puntelli per il reparto difensivo, terminato Euro 2020 il lavoro della dirigenza del club campione d'Italia si trasferirà su altri tavoli e su altre questioni, ben più spinose. La volonta di blindare i giocatori cardine del progetto, nonché quelli più ambiti sul mercato, c'è tutta. Dopo il sacrificio necessario di Hakimi, sarà tempo di dare continuità al discorso affrontato lo scarso maggio con Bastoni (prolungamento fino al 2024) e di occuparsi dei rinnovi di Nicolò Barella (2024), Marcelo Brozovic (2022) e di Lautaro Martinez (2023). Per quanto riguarda quest'ultimo, la questione è più delicata: il cambio di procuratori farà ripartire la trattativa da capo e al momento esiste una certa diversità di vedute tra domanda e offerta, senza dimenticare l'interesse palesato per il Toro dall'Atletico Madrid.
NIENTE BOLOGNA - L'esperto esterno serbo, voluto nella passata stagione da Conte come alternativa a Bastoni e come figura carismatica nello spogliatoio, aveva attirato l'interesse del connazionale Mihajlovic, ma la pista Bologna non è mai realmente decollata e così Marotta e Ausilio si sono "insinuati" mettendo sul piatto un altro campionato con la maglia dell'Inter proponendo un taglio significativo al suo stipendio netto da 3 milioni di euro a stagione. Una proposta che il calciatore ha valutato con attenzione nelle passate settimane e che alla fine si è deciso ad avallare per proseguire la sua avventura in nerazzurro.
GLI ALTRI RINNOVI - Sistemati questri tre puntelli per il reparto difensivo, terminato Euro 2020 il lavoro della dirigenza del club campione d'Italia si trasferirà su altri tavoli e su altre questioni, ben più spinose. La volonta di blindare i giocatori cardine del progetto, nonché quelli più ambiti sul mercato, c'è tutta. Dopo il sacrificio necessario di Hakimi, sarà tempo di dare continuità al discorso affrontato lo scarso maggio con Bastoni (prolungamento fino al 2024) e di occuparsi dei rinnovi di Nicolò Barella (2024), Marcelo Brozovic (2022) e di Lautaro Martinez (2023). Per quanto riguarda quest'ultimo, la questione è più delicata: il cambio di procuratori farà ripartire la trattativa da capo e al momento esiste una certa diversità di vedute tra domanda e offerta, senza dimenticare l'interesse palesato per il Toro dall'Atletico Madrid.