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    Inter e Napoli, proposto Umtiti: la situazione

    Inter e Napoli, proposto Umtiti: la situazione

    • CM
    In casa Barcellona la scelta è fatta, il futuro della difesa appartiene a Clement Lenglet e questo complica inevitabilmente la situazione di un suo collega: Samuel Umtiti. Complice anche l'infortunio al ginocchio dopo il Mondiale del 2018, il francese ha perso gradualmente spazio e considerazione all'interno dei blaugrana che ora stanno considerando la sua cessione. Una situazione tuttavia intricata, perché se la clausola da 500 milioni di euro è solo una formalità, il contratto fino al 2023 mette Umtiti in una condizione di relativa sicurezza. Il Barça si guarda intorno e si sta muovendo per trovare una via d'uscita. Anche in Italia.

    REAZIONE TIEPIDA - Nelle ultime settimane infatti, la possibilità di ingaggiare il classe '93 è stata nuovamente presentata a Juventus e Inter, nell'ambito dei possibili tavoli di scambio per Pjanic e Lautaro Martinez, ma anche al Napoli, dove Fabian Ruiz è un pupillo di Setien. La reazione dei tre club, tuttavia, non è stata positiva. I bianconeri non sono interessati, i nerazzurri per la difesa sono più concentrati su altri nomi (Kumbulla su tutti), mentre gli azzurri non sono convinti dagli attuali costi dell'operazione: il Barcellona valuta ancora il cartellino di Umtiti non meno di 25-30 milioni di euro, una cifra ritenuta eccessiva dal Napoli visto l'utilizzo a singhiozzo delle ultime due stagioni, ai quali aggiungere l'ingaggio da quasi 4 milioni l'anno. A questione condizioni dunque, la Serie A è un'opzione più fredda rispetto alla Ligue 1 (c'è il PSG) e soprattutto alla Premier League, dove invece Manchester United ma soprattutto Arsenal e Chelsea sono alla ricerca di un difensore con le sue caratteristiche. Poi, ci sarà da convincere lo stesso difensore, che al momento non forza per l'addio e aspetta: in un mercato particolare e atipico come sarà il prossimo, le situazioni possono evolversi e cambiare drasticamente nel giro di poche settimane. E con le giuste condizioni (trattative nel vivo e costi rivisti al ribasso), anche l'Italia che ora sembra lontana potrebbe tornare un'ipotesi percorribile.

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