Getty Images
Sorpresa Inter: è Manaj l'anti-Juve
Roberto Mancini è allenatore che in carriera ha spesso abituato tutti a grandi sorprese, soprattutto in coincidenza con i grandi appuntamenti, con i momenti che possono definire anche il destino di una stagione. Siamo solo all'ottava giornata di campionato ma questo Inter-Juve vale tantissimo, a fronte della prospettiva da parte dei nerazzurri di spedire a -11 i Campioni d'Italia in carica e di dare un segnale di forza alle concorrenti per lo Scudetto dopo la leggera frenata che ha partorito un solo punto negli ultimi due turni.
STRAPPATO ALLA JUVE - Se contro la Fiorentina Mancini pagò a caro prezzo il ritorno alla difesa a 3 con Santon centrale e Perisic costretto a fare il quinto di centrocampo a sinistra, contro la Juventus l'allenatore nerazzurro si prepara a stravolgere ancora modulo e interpreti nella gara più sentita dell'anno per i suoi tifosi. Jovetic non è in perfette condizioni nonostante il Montenegro lo abbia risparmiato nei recenti appuntamenti internazionali e il tecnico jesino si prepara ad una clamorosa esclusione dal primo minuto con la Juve ma soprattutto ad un'ancora più incredibile promozione da titolare per l'albanese Manaj. Mancini stravede per l'attaccante classe '97 preso dalla Cremonese e strappato alla concorrenza proprio della Juventus, aggregandolo stabilmente alla rosa della prima squadra e facendogli collezionare già 25 minuti in questo primo scorcio di campionato. Non molti, ma significativi, in quanto i primi 5 sono stati collezionati nell'assalto alla porta dell'Atalanta nella prima uscita stagionale a San Siro coronato dalla prodezza di Jovetic e i restanti 20 nell'ultimo turno contro la Sampdoria, con l'Inter ancora una volta protesa in avanti per cercare il gol (in questo caso del pareggio, ndr).
COME BALOTELLI - Un Manaj preferito, tanto per non fare nomi, ad un giocatore di maggiore esperienza come Ljajic e nel quale Mancini rivede i colpi di classe e la sfacciataggine del primo Balotelli. Anche Supermario fu lanciato dall'allenatore nerazzurro, senza remore per la sua giovane età, nel bel mezzo di un campionato (il 2007/2008) prima dominato dall'Inter e poi quasi buttato al cospetto della rincorsa della Roma di Spalletti. Il suo impatto tecnico e caratteriale fu determinante per la vittoria di quello Scudetto e oggi Mancini è fortemente tentato dal ripetere la scommessa. La sfrontatezza e la personalità di Manaj per sorprendere la Juve e per mandare un messaggio al campionato: quest'anno per vincere il titolo bisognerà fare i conti con l'Inter.
STRAPPATO ALLA JUVE - Se contro la Fiorentina Mancini pagò a caro prezzo il ritorno alla difesa a 3 con Santon centrale e Perisic costretto a fare il quinto di centrocampo a sinistra, contro la Juventus l'allenatore nerazzurro si prepara a stravolgere ancora modulo e interpreti nella gara più sentita dell'anno per i suoi tifosi. Jovetic non è in perfette condizioni nonostante il Montenegro lo abbia risparmiato nei recenti appuntamenti internazionali e il tecnico jesino si prepara ad una clamorosa esclusione dal primo minuto con la Juve ma soprattutto ad un'ancora più incredibile promozione da titolare per l'albanese Manaj. Mancini stravede per l'attaccante classe '97 preso dalla Cremonese e strappato alla concorrenza proprio della Juventus, aggregandolo stabilmente alla rosa della prima squadra e facendogli collezionare già 25 minuti in questo primo scorcio di campionato. Non molti, ma significativi, in quanto i primi 5 sono stati collezionati nell'assalto alla porta dell'Atalanta nella prima uscita stagionale a San Siro coronato dalla prodezza di Jovetic e i restanti 20 nell'ultimo turno contro la Sampdoria, con l'Inter ancora una volta protesa in avanti per cercare il gol (in questo caso del pareggio, ndr).
COME BALOTELLI - Un Manaj preferito, tanto per non fare nomi, ad un giocatore di maggiore esperienza come Ljajic e nel quale Mancini rivede i colpi di classe e la sfacciataggine del primo Balotelli. Anche Supermario fu lanciato dall'allenatore nerazzurro, senza remore per la sua giovane età, nel bel mezzo di un campionato (il 2007/2008) prima dominato dall'Inter e poi quasi buttato al cospetto della rincorsa della Roma di Spalletti. Il suo impatto tecnico e caratteriale fu determinante per la vittoria di quello Scudetto e oggi Mancini è fortemente tentato dal ripetere la scommessa. La sfrontatezza e la personalità di Manaj per sorprendere la Juve e per mandare un messaggio al campionato: quest'anno per vincere il titolo bisognerà fare i conti con l'Inter.