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Inter e il paradosso Handanovic: Inzaghi sceglie di non scegliere, ma il rinnovo chi l'ha voluto?
INZAGHI SCEGLIE DI NON SCEGLIERE - Il problema, oggi, è tutto di Simone Inzaghi che, con un'alternanza fra campionato e Champions League era convinto di aver posto la parola fine sulle polemiche di questa rivalità interna. Una scelta-non scelta, nonostante già nel confronto avuto con la società nel pre-esordio di Champions contro il Bayern l'indicazione arrivata all'allenatore fosse quella di fare una scelta netta, possibilmente in direzione di Onana.
IL RINNOVO CHI L'HA VOLUTO? - Patata bollente nelle mani di Inzaghi, ma per colpa di chi? Onana non è un portiere qualunque. Arriva sì da un anno di stop, ma ha oltre 50 presenze in Champions, guadagna tanto e a 26 anni è nel pieno della sua carriera. E se l'Inter ha scelto di puntare sul camerunese, perché allora arrivare a rinnovare il contratto di Handanovic a fine stagione senza imporre, già a livello societario, una strategia per il futuro della porta scaricando tutto sull'allenatore?
ONANA HA BISOGNO DI GIOCARE - La questione, meramente, è stata solo ed esclusivamente economica, e, come tante delle scelte fatte nelle ultime stagioni da parte della dirigenza, è stato il diktat di Zhang a imporre scelte anche difficili da far digerire allo spogliatoio. Ma se rinnovi al portiere sloveno, considerando il suo peso nello spogliatoio e la sua voglia di giocare, non puoi affiancargli un portiere come l'ex Ajax che arriva da un anno di stop e che necessita di giocare. Continuando con la "non scelta" di Inzaghi, da un lato Handanovic si porterà avanti per un altro anno senza più brillare e dall'altro Onana perderà un anno, il secondo, facendo ritrovare l'Inter, l'anno prossimo, con un portiere fermo da due stagioni e quasi bruciato.