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    Inter, è il mercato della pazienza ma Bruma l'ha persa. Gli 8 da vendere

    Inter, è il mercato della pazienza ma Bruma l'ha persa. Gli 8 da vendere

    • Pasquale Guarro
    Sono veramente pochi quelli che in questo momento invidierebbero il ruolo di Piero Ausilio, perché se è vero che il 28 giugno sarà formalizzato l’ingresso di Suning anche nel CdA, è altresì vero che al momento le liquidità dei cinesi sono solo un miraggio. Perché come già detto tante volte, non c’è tempo a sufficienza per sedersi a tavolino con l’Uefa e risistemare i paletti imposti dai vertici di Nyon, semmai se ne parlerà più avanti e così i nerazzurri si ritrovano a fare mercato con la stessa formula degli ultimi anni: quella dell’autofinanziamento. 

    SFUMATO BRUMA - In pratica nessuno entra se nessuno esce e questo può comportare rischi non indifferenti. Proprio per questa ragione i nerazzurri si stanno preparando a veder sfumare quello che sarebbe potuto essere il primo colpo (a pagamento) dell’anno. Ausilio aveva praticamente bloccato Jeffrey Bruma, centrale olandese classe ’91 del PSV Eindhoven, dal valore di mercato di circa 12 milioni di euro. Il difensore olandese avrebbe dovuto sostituire Jeison Murillo, sulla lista dei partenti ormai da tempo, ma la Coppa America ha rallentato i giochi e la società di corso Vittorio Emanuele non ha potuto produrre l’affondo decisivo. Ausilio ha chiesto pazienza a Bruma, gli ha mostrato il progetto e fatto capire di essere il primo obiettivo dille linea difensiva dell’Inter. Parole che hanno sortito il proprio effetto per meno di due settimane, perché alla fine sia l’entourage che il calciatore si sono spazientiti vedendo l’immobilismo dell’Inter, che non è neanche mai andata a parlare con il PSV. Sta per approfittarne il Wolfsburg, che non ha problemi di liquidità e che si è presentata dal calciatore con bel altri presupposti. 

    GLI ESUBERI SUL GROPPONE - Bruma è solo il primo esempio, perché purtroppo la lista potrebbe allungarsi. Europei e Coppa America stanno peggiorando sicuramente una situazione già complicata, ma ciò che è peggio è che l’Inter - al momento - non è ancora riuscita a piazzare quegli esuberi di rosa di cui Mancini farebbe volentieri a meno: Ranocchia, Juan Jesus, Andreolli, Bardi, Dodo, Santon, Felipe Melo, Jovetic ecc, sono un peso di cui il tecnico jesino farebbe volentieri a meno e che avrebbero portato risorse alle casse nerazzurre, che invece rischiano il collasso e attendono la cessione di un big. Con Bruma sfumato e ormai vicino al Wolfsburg, l’Inter ha parlato con il Sassuolo di Acerbi, ma servono 10 o 11 milioni di euro. La strada per il centrale italiano è più percorribile perché al Sassuolo potrebbero essere girate contropartite e lo stesso discorso vale anche per Sime Vrsaljko. L’idea di Ausilio è quella di proporre l’ennesimo pagherò, conscio del fatto che le risorse economiche del prossimo sanno saranno decisamente diverse. 

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