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    Inter, Dzeko: 'Io vecchio? Lascio parlare il campo. Scudetto? La Juve era inviolabile, ora le cose sono cambiate'

    Inter, Dzeko: 'Io vecchio? Lascio parlare il campo. Scudetto? La Juve era inviolabile, ora le cose sono cambiate'

    "Ero particolarmente emozionato  alla vigilia del mio esordio con l'Inter. Il gol è arrivato come una specie di premio e sono davvero felice che sia andata così. Tuttavia, non c'è stata alcuna esultanza speciale. All'Inter tutti sanno cosa possono aspettarsi da me e io in campo farò quello che so fare meglio". Parole di Edin Dzeko, l'attaccante nerazzurro si racconta dal ritiro della Nazionale bosniaca e parla anche di Simone Inzaghi: "Ho molto rispetto per lui - riporta FcInterNews.it -. Mi piace la sua filosofia calcistica che è estremamente offensiva e credo che avrò molte più occasioni davanti alla porta avversaria. Come ho già detto, l'Inter sa cosa può aspettarsi da me e sa perché mi ha scelto, così come so cosa devo fare per migliorare il mio gioco, ma anche quello di tutta la squadra. Siamo compatti e credo che con il passare del tempo il gioco migliorerà perché abbiamo bisogno di un po' più di tempo per giocare insieme".

    SERIE A - "Difficile fare i pronostici adesso, l'Inter sta difendendo lo scudetto e sa quanto sia difficile farlo. Il campionato italiano è molto equilibrato e al vertice trovi sempre delle squadre molto vicine tra di loro. La Juventus è inviolabile da anni, ma ora le cose sono un po' cambiate. L'Inter ha dimostrato di essere sulla buona strada per ereditare il trono in Serie A, ma sarà molto difficile soprattutto perché ci sono diverse squadre che hanno grandi ambizioni, e la scorsa stagione ha dimostrato che anche una partita può essere una svolta. Penso che sarà un campionato combattuto fino all'ultima giornata e spero che alla fine sarà Inter a vincere lo scudetto".

    OBIETTIVI PERSONALI - "Il compito dell'attaccante è quello di segnare, non esiste un attaccante che possa prevedere il numero di gol a fine stagione. Vorrei poter segnare un gol in ogni partita, ma è impossibile. So che farò del mio meglio per far vincere la squadra, al titolo di capocannoniere non penso neanche. Vorrei solo che la squadra vincesse. Il successo di una squadra è sempre più importante del successo di un singolo".

    GLI OCCHI DELLA BSNIA SU DI LUI - "La famiglia è la cosa più importante in tutto. Sono grato a Dio per avermi dato una grande famiglia ed è molto più facile quando c'è comprensione. Sono davvero felice di portare un sorriso sui volti dei miei concittadini in Bosnia-Erzegovina. Ho ricevuto un numero enorme di messaggi di supporto e colgo questa opportunità per ringraziare tutti per le meravigliose parole, l'incoraggiamento e il supporto che ricevo ogni giorno. Significa molto per me e ne sono davvero orgoglioso".

    ROMA - "Auguro tanta fortuna alla Roma. La sosterrò in tutte le 36 partite di Serie A".

    ETA' - "La mia età? Le risposte le ho sempre date sul campo. Non importa chi è vecchio, ma cosa riesce a proporre sul campo. Mi sento bene e non faccio caso a quello che dicono di queste cose. Mi interessa solo campo e sono concentrato sulle mie partite e sul gioco di squadra".

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