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    Inter, Dumfries: "Rinnovo? Vedremo dopo gli Europei, sogno la Premier. Milan e Juve? Mai dire mai"

    Inter, Dumfries: "Rinnovo? Vedremo dopo gli Europei, sogno la Premier. Milan e Juve? Mai dire mai"

    • Redazione CM
    L'esterno dell'Inter e dell'Olanda, Denzel Dumfries, ha concesso un'intervista a GianlucaDiMarzio in cui ha parlato a tutto tondo del suo presente fra club nerazzurro e nazionale olandese, del suo futuro con la trattativa per il rinnovo che non decolla, e della stagione appena conclusa con la vittoria dello scudetto nel derby e conclusa con la lite in campo con Theo Hernandez.

    LA SECONDA STELLA - "Che bello vincere lo scudetto della seconda stella sul campo del Milan. È bellissimo ma me lo sentivo già quando sono venuto all'Inter. Il primo anno l'abbiamo buttato via ma ora ce l'abbiamo fatta, la seconda stella è meravigliosa. Per il club e per tutti noi la festa è stata pazzesca".

    CONTRO IL MILAN - "Sono felicissimo di aver vinto lo scudetto della seconda stella, soprattutto sul campo del Milan poi è extra special (ride ndr). Tutti i tifosi dell'Inter speravano di vincere il titolo in quella partita. Penso che con la grande stagione che abbiamo fatto abbiamo pienamente meritato lo scudetto. Siamo orgogliosi di aver cucito la seconda stella sulla maglia".

    POCO COMBATTUTO? - "Scudetto poco combattuto? È stata una goduria lo stesso, lo sognavamo da tre anni. Certo che ce lo siamo goduti perché abbiamo lavorato sodo tre anni per questo traguardo. Sono venuto all'Inter nel 2021 con Simone Inzaghi e da allora la nostra missione, il nostro obiettivo era la conquista del campionato e della seconda stella. E sono felicissimo di esserci finalmente riuscito”.

    INTER 2022 O 2023? - "Dura scegliere perché parliamo di due squadroni che avevano le loro qualità e i loro personaggi. Il secondo anno, quello della finale di Champions League, avevamo grandi calciatori con tanta esperienza. Ma ognuna delle due squadre era competitiva e io mi sono trovato bene in entrambe. Impossibile dire quale sia meglio”.

     LA FINALE DI CHAMPIONS PERSA - "Abbiamo giocato una grande partita ma se il Man City ha vinto significa che hanno meritato. Ma ciò non toglie nulla alla nostra fantastica cavalcata verso la finale. Siamo uomini e dobbiamo accettare la sconfitta".

    OTTIME CHANCE DI VINCERE LA CHAMPIONS - "L'Inter è una grande squadra e se continuiamo a lavorare bene e a crescere riproveremo a vincere la Champions. Ho fiducia nella squadra, nell'allenatore, nello staff e nella qualità miei compagni. Abbiamo ottime chance di vincere questa coppa”.

    FUTURO - "Resto all'Inter? Penso di sì. L'Inter è davvero un grande club di cui io sono innamorato. La gente e i compagni di squadra sono come una famiglia per me. Io mi sento a casa all'Inter. Da tempo stiamo discutendo del mio rinnovo... ma il club era in difficoltà economiche. Poi ora come tutti sanno il club ha cambiato proprietario. Ma durante gli Europei o magari dopo vediamo quello che accadrà”.

    SOGNO LA PREMIER - “Non è un segreto che mi piacerebbe giocare in Premier League, amo quel campionato e il mio stile di gioco si addice al calcio inglese". 

    SANGUE NERAZZURRO - "Ma è una benedizione di Dio che io possa giocare nell'Inter dove ho vinto sei trofei in tre anni. Come già detto questa è casa mia e la mia famiglia è felice a Milano. Non potrei mai lasciare l'Inter solo per realizzare un 'sogno'. Il mio sangue è nerazzurro, this is my family! Sono molto legato a tutto l'ambiente compresi i magazzinieri e i dottori... ho davvero un grande rapporto con tutti".

    MILAN O JUVE? - "Se andrei al Milan o alla Juve? Come ho già detto io amo l'Inter ma nel calcio non si sa mai. Anche se ripeto, non ci ho mai pensato perché non voglio andarmene".

    THEO - "Con lui sono sempre battaglie infuocate ma è normale che sia così in un derby. Io però non ho nessun problema con Theo. Ognuno di noi difende i colori del proprio club. Lui ama il Milan, io amo l'Inter ed è sempre bellissimo affrontarlo in campo perché con lui sono battaglie vere. Ci tengo però a precisare che non io provo nessun odio nei suoi confronti anche se no, non penso che andremo mai a cena insieme. Tra Theo e me c'è solo una rivalità sportiva, noi ci rispettiamo e questo è quel che conta. Io amo lo sport, le rivalità e la tensione delle partite. E poi il derby di Milano è sempre una partita speciale. E questo tipo di duelli come quelli tra Theo e me sono nel DNA di queste partite, rendendolo speciali".

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    JuventinoCriticone
    JuventinoCriticone

    Ha i piedi montati al contrario

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