Inter, Dumfries era l'unico a non essersi infortunato: l'importanza dell'olandese e le soluzioni di Inzaghi

Cristian Giudici
2 ore fa
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L'Inter vince un importante scontro diretto per lo scudetto con l'Atalanta, ma perde Denzel Dumfries. L'olandese era l'unica pedina di movimento nello scacchiere di Simone Inzaghi a non essersi ancora infortunata in questa stagione, che almeno finora ha risparmiato soltanto il portiere spagnolo Josep Martinez. Tutti gli altri elementi della rosa nerazzurra si sono già fermati.

Nell'ultimo periodo l'infermeria si è riempita in particolare con gli esterni. Durante questa sosta per le nazionali lo staff medico conta di rimettere a disposizione Dimarco, Zalewski e Darmian. Proprio questi ultimi sono i candidati a tappare il buco creato dallo stop di Dumfries per le prossime tre gare contro Udinese, Milan (in Coppa Italia) e Parma. In particolare l'italiano, che nei momenti di bisogno ha sempre assicurato una buona garanzia di rendimento. Seppur interpretando il ruolo con caratteristiche differenti rispetto all'olandese, straripante fisicamente. Motivo per cui la speranza è di recuperarlo in tempo per l'andata dei quarti di finale in Champions League sul campo del Bayern Monaco, dove dalle sue parti agirà il canadese Alphonso Davies.

I numeri testimoniano l'importanza per l'Inter di Dumfries, già autore di 8 goal (record personale) e 2 assist in questa stagione, senza dimenticare le 3 reti segnate in Nations League con l'Olanda. Considerando tutte le competizioni di club, Dumfries è il giocatore di movimento nerazzurro con il maggior numero di partite giocate per intero (23). Un dato abbastanza sorprendente, considerando che nelle prime 10 gare della stagione l'olandese era mai rimasto in campo per tutti i 90 minuti solo una volta, rimanendo in panchina 2 volte, uscendo una volta e subentrando in 6 occasioni. La svolta è coincisa con l'accordo per il rinnovo del suo contratto, che era in scadenza a giugno ed è stato prolungato fino al 2028. Una firma meritatissima.