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Inter-Dinamo Kiev, promossi e bocciati: cresce Barella, Sensi e Perisic sorprendono. Calhanoglu poco ispirato
E' un'Inter che gira già su alti ritmi quella che, nella prima partita senza Lukaku ma con un Dzeko in più, vince con un secco 3-0 l'ultimo test amichevole prima dell'inizio del campionato contro la Dinamo Kiev. Tante buone notizie per Simone Inzaghi, nonostante le tante defezioni in attacco (Lautaro Martinez, Sanchez e Satriano) e l'impossibilità a schierare l'ultimo arrivato Dumfries.
Ecco i nostri top e flop dalla sfida di Monza:
PROMOSSI
DZEKO: non aveva che un paio di allenamenti nelle gambe coi suoi nuovi compagni, ma il cigno di Sarajevo sembra già l'uomo giusto al posto giusto. Si propone di continuo, duetta con gli altri calciatori nerazzurri come se li conoscesse da una vita e trova anche la rete all'esordio, approfittando di una bella verticalizzazione di Barella e di una dormita della difesa ucraina.
PERISIC: che bella sorpresa. Corre a perdifiato per l'out di sinistra, strappando senza soluzione di continuità in fase offensiva e offrendo il suo contributo anche quando c'è da ripiegare. Il mercato non ha portato novità sino ad oggi, ma se il piglio del croato continuerà ad essere questo, Inzaghi non avrà motivi per chiedere ulteriori rinforzi alla società.
BARELLA: il motorino inesauribile ammirato nel passato campionato e anche all'Europeo si è già rimesso in moto. Grande protagonista nel primo tempo, quando avvia e conclude la bellissima trama che porta al gol dell'1-0, è pure l'ispiratore del raddoppio di Dzeko. Sfiora la doppietta ad inizio ripresa, prima che Inzaghi lo richiami in panchina.
SENSI: un'altra bella notizia per Inzaghi, dopo una stagione piena di difficoltà e un Europeo perso per il rotto della cuffia. L'ex Sassuolo si è presentato in ritiro con la voglia di spaccare il mondo e la prestazione contro la Dinamo, condita dal gol del definitivo 3-0, è un premio alla perseveranza. Se gli infortuni gli daranno tregua, può essere una delle carte a sorpresa della stagione.
BOCCIATI
CALHANOGLU: parte bene, partecipando spesso e volentieri alla fase di costruzione e mostrando le solite qualità balistiche sui calci piazzati, ma sotto porta continua ad evidenziare quella mancanza di killer instinct già palesati con la maglia del Milan. Cala alla distanza e sparisce dalla partita.
BASTONI: dei tre difensori centrali è quello rientrato più tardi e quindi quello con meno allenamenti nelle gambe. Pur contro un avversario non irrestibile, che fatica tremendamente a creare occasioni da rete, dimostra qualche sbavatura.
Ecco i nostri top e flop dalla sfida di Monza:
PROMOSSI
DZEKO: non aveva che un paio di allenamenti nelle gambe coi suoi nuovi compagni, ma il cigno di Sarajevo sembra già l'uomo giusto al posto giusto. Si propone di continuo, duetta con gli altri calciatori nerazzurri come se li conoscesse da una vita e trova anche la rete all'esordio, approfittando di una bella verticalizzazione di Barella e di una dormita della difesa ucraina.
PERISIC: che bella sorpresa. Corre a perdifiato per l'out di sinistra, strappando senza soluzione di continuità in fase offensiva e offrendo il suo contributo anche quando c'è da ripiegare. Il mercato non ha portato novità sino ad oggi, ma se il piglio del croato continuerà ad essere questo, Inzaghi non avrà motivi per chiedere ulteriori rinforzi alla società.
BARELLA: il motorino inesauribile ammirato nel passato campionato e anche all'Europeo si è già rimesso in moto. Grande protagonista nel primo tempo, quando avvia e conclude la bellissima trama che porta al gol dell'1-0, è pure l'ispiratore del raddoppio di Dzeko. Sfiora la doppietta ad inizio ripresa, prima che Inzaghi lo richiami in panchina.
SENSI: un'altra bella notizia per Inzaghi, dopo una stagione piena di difficoltà e un Europeo perso per il rotto della cuffia. L'ex Sassuolo si è presentato in ritiro con la voglia di spaccare il mondo e la prestazione contro la Dinamo, condita dal gol del definitivo 3-0, è un premio alla perseveranza. Se gli infortuni gli daranno tregua, può essere una delle carte a sorpresa della stagione.
BOCCIATI
CALHANOGLU: parte bene, partecipando spesso e volentieri alla fase di costruzione e mostrando le solite qualità balistiche sui calci piazzati, ma sotto porta continua ad evidenziare quella mancanza di killer instinct già palesati con la maglia del Milan. Cala alla distanza e sparisce dalla partita.
BASTONI: dei tre difensori centrali è quello rientrato più tardi e quindi quello con meno allenamenti nelle gambe. Pur contro un avversario non irrestibile, che fatica tremendamente a creare occasioni da rete, dimostra qualche sbavatura.