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Inter: deleghe e ruolo da presidente, ecco perché può tornare Moratti
“Thohir ha perso l’operatività dopo l’estate 2016, quella del doppio pasticcio Mancini-De Boer. Il titolo di presidente per Suning non sarebbe poi così importante. E soprattutto, non volendo sovraesporre Steven, manca un successore che convinca tutti. Altro discorso è quello legato alle quote. Al momento Thohir detiene il 31,05 del pacchetto azionario e nessuno – a parte gli interessati – conosce i termini esatti dell’accordo stipulato tra i due azionisti 18 mesi fa. Ma il tycoon indonesiano, cui va il merito di avere iniziato nel 2013 un riorganizzazione del club che poi non ha saputo completare, probabilmente già a fine stagione verrà liquidato dai cinesi. Il nodo rimane la quotazione, ora che l’Inter naviga in acque migliori. A luglio però è emerso il freno di Pechino sugli investimenti all’estero che da un lato complica le cose, ma dall’altro potrebbe far tornare in gioco proprio Massimo Moratti. L’interessato nega a modo suo («Mi sto abituando a fare il tifoso, e poi non credo che me lo chiederebbero. Le quote di Thohir le rileverà Suning»), ma potrebbe anche rientrare con una partecipazione limitata. Soprattutto se in parallelo gli venisse proposta una presidenza non solo di facciata, ma con qualche delega. Il tutto per permettere che Steven – con il quale il rapporto è ottimo sin dal primo incontro, nell’aprile 2016 – completi la sua crescita all’interno della società. Scenari futuri. Al momento la cosa più importante per i tifosi è che anche grazie alla riorganizzazione del management del club, decisa in Asia nel luglio scorso, i ricavi sono in aumento e la squadra è tornata a vincere”.