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Inter, de Boer salva Icardi: dedicato a quelli che 'l'allenatore non conta nulla'
Sarà stato un caso, sarà stato perché Icardi è vorace almeno quanto Higuain, ma sta di fatto che prima l’Inter ha pareggiato con il suo capitano, svettato di testa su un invito di Banega. E poi, all’inizio del recupero, ha segnato un gol da scassinatore d’area su un errore difensivo del Pescara.
Per me non è stato un caso e non è stato solo merito di Icardi. Non un caso che prima del gol-vittoria l’Inter premesse con continuità lungo il versante di destra, dove Palacio eludeva sempre il diretto marcatore. Non un caso che proprio Palacio avesse mancato un gol quasi fatto poco prima dello scadere. Non un caso che il Pescara, fino a quel momento vivacissimo e pericoloso, se ne stesse accucciato a ridosso della propria area.
So bene che nell’immaginario collettivo a più di qualche collega verrà da scrivere che Icardi ha salvato De Boer. Tuttavia, secondo me, non solo è vero il contrario (de Boer ha propiziato con i suoi cambi i gol di Icardi), ma, se proprio volessimo dare il titolo di salvatore a qualcuno, allora dovremmo indicare il portiere Handanovic. Quando non ha potuto lui, come nel primo tempo, ci ha pensato la traversa (tiro di Verre dopo straordinaria azione di Caprari). Ma nella ripresa ancora su Verre, Caprari e Bahebeck (si era già sull’1-0) il portiere sloveno è stato straordinario.
Partita bellissima se si eccettua la mezz’ora iniziale. Partita apertissima non solo per merito dell’Inter, ma anche per merito del Pescara. L’Inter ha tirato di più, ma la squadra di Oddo è stata più pericolosa. Le è mancata la freddezza per giustiziare l’Inter, quando era in vantaggio, e la concentrazione nel finale.
Massimo Oddo diventerà un ottimo allenatore, ma è già bravo adesso. Il suo Pescara se la gioca con tutti (era successo, seppur con esiti diversi, con Napoli e Sassuolo), non fa ostruzionismo, riparte sul breve e sul lungo, ha calciatori di qualità (Caprari, Verre, Brugman e l’esterno basso Zampano). Viene da chiedersi cosa sarebbe di questa squadra con una vera punta come è Bahebeck o, meglio, come era Lapadula o come potrebbe essere Manaj. Questo per dire che non sempre mi è comprensibile una squadra provinciale che giochi con il falso nove (Caprari) e un esterno davvero leggero (Benali). Ben lungi dall’essere un appunto, è una riflessione su cui meditare, vista la produzione di occasioni del Pescara e la possibilità di concretizzarne di ulteriori (sei gol fatti finora).
L’Inter, dunque, ha vinto la sua prima partita e ha raggiunto il Pescara a quota quattro (in attesa del ricorso del Sassuolo sullo 0-3). Il pareggio sarebbe stato più corretto, ma De Boer andava di fretta. I tre punti erano vitali e quando lui ha visto la squadra spenta ha cambiato il più possibile, rinnovando la fiducia solo a Mauro Icardi. Il bomber argentino non l’ha tradito e De Boer ha mantenuto salda la panchina che, al contrario, sarebbe diventata un letto di chiodi almeno fino allo scontro di domenica pomeriggio con la Juve.
Sollievo o vera partenza che sia, la notte di Pescara qualcosa ha cambiato.