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    Inter, Baccin resta: chi è l'ex Juventus, braccio destro di Ausilio. Gli inizi con Perinetti, la consacrazione con Marotta

    Inter, Baccin resta: chi è l'ex Juventus, braccio destro di Ausilio. Gli inizi con Perinetti, la consacrazione con Marotta

    • Redazione CM
    Squadra che vince non si cambia, in campo e fuori. Seguendo questo secolare diktat, l'Inter sta dando seguito allo Scudetto vinto - e al ciclo degli ultimi anni che ha portato anche un altro Tricolore, due Coppe Italia, tre Supercoppe italiane e una finale di Champions League persa col Manchester City - blindando lo staff tecnico presente ogni giorno alla Pinetina. Tra i protagonisti di tutti questi successi c'è anche Dario Baccin, vice ds del club. L'ex giocatore, diventato dirigente dopo essersi ritirato, è all'Inter dal 2017 e ci resterà ancora. Il suo rinnovo infatti era solo una formalità: mancava la firma che, come riporta La Gazzetta dello Sport, sarebbe arrivata in queste ore. Un segnale di continuità per il braccio destro di Piero Ausilio.

    MERCATO - Poche interviste, tanto lavoro - come il suo 'capo' - Baccin è uno degli artefici ombra di questo momento d'oro dell'Inter. Le sue intuizioni, i suoi viaggi - soprattutto in Sudamerica - e il rapporto quasi simbiotico con gli altri massimi dirigenti nerazzurri rappresentano uno dei segreti del club che si è appena meritato la seconda stella. Starà ancora a loro dunque il compito di rinforzare questa squadra già capace di battere molti record del nostro calcio. E il trittico Marotta-Ausilio-Baccin, com'è noto, si è già mosso. In arrivo Zielinski e Taremi, il focus sarà ora sui rinnovi. Da Inzaghi a Lautaro, da Barella a Dumfries, il caso ad ora più scottante vista la scadenza datata 2025. Un trio, quello dietro alla scrivania, che è riuscito a limitare, quasi alla soglia dello zero, gli errori sul mercato, un settore dove i bidoni sono sempre dietro l'angolo. Acquistare a poco, rivendere a tanto, facendo proprio il concetto di sostenibilità per il club. Gli Onana, Sommer, Bisseck, Carlos Augusto, Mkhitaryan, Thuram - e la lista potrebbe continuare - sono solo gli ultimi di un elenco di colpi ben riusciti e ben assestati alla concorrenza dalla dirigenza nerazzurra. Se però di Marotta e Ausilio si sa ormai quasi tutto, la figura di Baccin invece è meno celebrata e conosciuta. Chi è insomma Dario Baccin?

    CARRIERA - Vice direttore sportivo alle spalle di Ausilio dal luglio 2017, Baccin è stato un discreto calciatore, ritiratosi nel 2010. Era cresciuto nelle giovanili della Juventus, allenandosi anche con la prima squadra, ma senza riuscire mai a collezionare presenze in bianconero. La sua carriera comincia nel 1996 al Cesena. Poi l'ascesa, tra Serie B e Serie A, con Chievo, Ternana, Napoli, Taranto, Ancona, Ascoli, Rimini e Treviso con in mezzo anche un breve ed esotico passaggio all'Al-Ittihad Tripoli. Resterà nel mondo del calcio: nel 2011 è osservatore per il Siena, nel 2012 il dg del Palermo, Giorgio Perinetti, lo vuole con sé e gli affida il ruolo di direttore dell'area tecnica e responsabile del settore giovanile dei rosanero. Lascerà la Sicilia solo nel 2017, accettando la chiamata dell'Inter, che vinse la concorrenza della Juve. Una sorta di predestinato nel settore, insomma, tanto che su di lui erano circolate anche voci di interessamenti di Roma e Parma, pronte ad affidargli il ruolo di ds delle proprie squadre. L'Inter però se lo tiene stretto e sta per formalizzare un nuovo accordo con lui: manca solo l'ufficialità ma il fruttoso matrimonio tra Baccin e Inter è destinato a proseguire.

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