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Inter, dalle carezze alla vanga: Spalletti cambia registro per evitare il peggio
DISASTRO DA EVITARE - Deve averci pensato anche Luciano Spalletti, che già dalla settimana del derby (poi rinviato) ha iniziato a volgere lo sguardo in maniera sempre più preoccupata verso la spietata clessidra. I granelli di sabbia ormai si contano e con la media punti degli ultimi tre mesi l’Inter non rischia solo la qualificazione in Champions, ma anche di farsi scavalcare dal Milan, passato da -18 a -5. Un disastro che non lascerebbe indenne nessuno, neanche il tecnico toscano, che dopo le carezze (troppe e a volte ingiustificate) di gran parte della stagione, ha deciso di ricorrere alla vanga.
LA SVEGLIA - «L’Inter non ha qualità», ha denunciato il tecnico toscano, che non ha tutti i torti. Ad inizio stagione, però, la squadra aveva evidenziato altri pregi: determinazione, audacia, compattezza e freschezza atletica: spariti anche quelli, ma forse recuperabili. Spalletti è probabilmente giunto alla conclusione che servisse una sveglia per riportare il gruppo all’inclemente realtà che vede il Milan a due passi e la Champions a serio rischio. Un’eventualità (quella della mancata qualificazione) che porterebbe la società di corso Vittorio Emanuele a rivedere per l’ennesima volta i piani di sviluppo, dopo che che il primo a parlarne fu lo stesso Spalletti a Brunico: «Ho due anni di contratto, ma sarà determinante il primo. All’Inter è la stagione della verità per molti giocatori e anche per i dirigenti, perché questa volta ai tifosi non gli si potrà più raccontare niente».