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Inter: da Lukaku a Barella, gli stacanovisti di Conte. Lo strano caso Eriksen: primo per partite giocate, ma...
SENZA PAUSA - Romelu Lukaku è infatti il giocatore della Serie A più impiegato nel 2020: 4144 minuti tra Inter e Belgio, cui vanno aggiunti i 90' di Verona dello scorso 23 dicembre. L'ex United è il punto fermo delle Furie Rosse (miglior marcatore nella storia della nazionale) e dei nerazzurri, imprescindibile sia per rendimento (15 gol in 18 presenze tra Serie A e Champions League) che per l'assenza di un'alternativa di ruolo: non a caso, in vista di gennaio Marotta e Ausilio scandagliano il mercato alla ricerca di un vice (tra i nomi sul tavolo anche Pavoletti) per permettere a Lukaku di riposare in determinati frangenti. Secondo in classifica italiana (25° globale) c'è un altro inossidabile, Stefan de Vrij: 3943 minuti giocati (più i 90' contro l'Hellas), perno della difesa a tre che i nerazzurri si stanno premurando di blindare con un rinnovo fino al 2025 e un ingaggio da 5 milioni di euro a stagione, accordo già raggiunto come confermato dall'agente Mino Raiola. E anche in questo caso, pesa l'assenza di un'alternativa certa: Ranocchia e Bastoni sono stati provati in quella posizione in assenza dell'olandese, ma l'intenzione a lungo termine è di ampliare le rotazioni con un altro centrale di impostazione. Poco più sotto Nicolò Barella, 3936' (più 90') nel 2020 e nessuna gara saltata con l'Inter in questo avvio di stagione, 20 presenze su 20 di cui 17 da titolare. E se si parla di insostituibili non può mancare poi nella classifica portieri Samir Handanovic, sempre in campo nel 2020/21 e con 3962 minuti (più 90') giocati nel 2020, ma superato da diversi colleghi per l'assenza di impegni con la nazionale slovena ormai lasciata da cinque anni.
CASO ERIKSEN - Una squadra di stacanovisti insomma tra club e nazionale, ma c'è anche un caso all'Inter: e ancora una volta riguarda Christian Eriksen. L'ex Tottenham è stato pubblicamente scaricato da Conte e Marotta e si cerca una soluzione in uscita a gennaio, ma allo stesso tempo, evidenzia il CIES, detiene un curioso primato: Eriksen è il giocatore di movimento con più partite disputate nel 2020, 54 tra Spurs, Inter e Danimarca, ma allo stesso tempo in termini di minutaggio non rientra neanche tra i primi mille, con una media di poco superiore ai 45' a partita. Sempre titolare in nazionale, a pesare sulla statistica la gestione sempre più centellinata di Conte, che ad esempio nel mese di dicembre lo ha schierato per soli 64' complessivi tra campionato e Champions: ultimo segnale di un addio ormai inevitabile.