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    Inter da Divina Commedia, Arnautovic l’insospettabile Virgilio nerazzurro

    Inter da Divina Commedia, Arnautovic l’insospettabile Virgilio nerazzurro

    • Pasquale Guarro
    Inter - Monza come la Divina Commedia, attraversare le fiamme dell’inferno per giungere in paradiso, ovviamente a fatica, attraverso un viaggio fatto di insidie, imprevisti e sorprese. Alla vigilia del proprio compleanno (oggi si festeggiano i 117 anni di storia del club) i nerazzurri si sono ritrovati sotto di due gol contro il Monza, fanalino di coda del campionato di A: in pieno psicodramma quando al minuto 44 Keita Baldé, rientrando palla al piede verso l’interno del campo, ha lasciato partire un destro che si è infilato all’incrocio per il doppio vantaggio brianzolo. A salvare l’Inter dalle fiamme, un insospettabile Virgilio, ovvero Marko Arnautovic, che appena due minuti dopo il 2-0 di Keita  apre la strada alla rimonta prima di tornare negli spogliatoi: torre di Dumfries, girata di testa dell’austriaco e boccata d’ossigeno a pieni polmoni. 

    LA FISICA CHE CI PIACE - Inzaghi effettua i primi due cambi negli spogliatoi: Bisseck per Pavard e Carlos Augusto per de Vrij, in modo che Bastoni possa tornare a fare il braccetto e Acerbi il centrale. Mosse che incidono pesantemente sullo svolgimento dei secondi 45’, perché l’Inter schiaccia il Monza nella propria trequarti e lo stesso Bisseck risulterà decisivo per apporto al match e per l’assist a Calhanoglu. Il turco meriterebbe un capitolo a parte per il gesto tecnico con cui mette nuovamente in equilibrio il match, talento e tecnica che si fondono in quel colpo di collo esterno che impongono al pallone di adeguarsi alle leggi della fisica, picchiando terra prima di un nuovo, dolcissimo decollo, che guida il pallone all’angolino, rendendo vano il tuffo di Turati. 

    Inter da Divina Commedia, Arnautovic l’insospettabile Virgilio nerazzurro

    GIOIA CONTENUTA - L’Inter cresce, San Siro ci crede, Thuram colpisce un palo, Lautaro ci prova in rovesciata, Zielinski si fa male immediatamente dopo aver messo piede in campo ma Inzaghi dalla panchina sceglie Correa e non Frattesi: è assalto. Il 3-2 arriva dopo l’ennesima azione insistita, con Calhanoglu in transizione che scarica il pallone sull’esterno, mandando al cross Carlos Augusto. Il brasiliano regola l’intensità del calcio e nel cuore dell’area di rigore Lautaro disturba Kyriakopoulos costringendolo allo sfortunata deviazione. Turati compie un miracolo, nessuno si accorge di niente, il gioco prosegue ma dopo qualche secondo l’arbitro interrompe il gioco e mostra ai calciatori in campo il display dell’orologio, sopra c’è scritto: “GOL”. Il meraviglioso intervento di Turati non ha impedito al pallone di varcare la linea, questione di millimetri, ma la rimonta è compiuta. L’interista medio lascia le tribune di San Siro con la consapevolezza di chi l’ha scampata grossa ma anche con la preoccupazione di chi da qualche settimana vede una squadra che sta attraversando delle difficoltà: Rotterdam, Napoli e Monza sono state tre partite diverse ma con alcuni punti critici in comune, sarà meglio alzare l’asticella dell’attenzione in vista del ritorno di Champions contro il Feyenoord e della sfida di domenica sera contro l’Atalanta. 

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    Commenti

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    Utente CM 435922
    Utente CM 435922

    E infatti, l’errore é stato non farlo entrare a Napoli al posto di Correa, soprattutto dopo l’eur...

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