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  • Inter, da Cancelo a Zaniolo, da Dimarco a Rafinha a Sainsbury: l'ex fa soffrire

    Inter, da Cancelo a Zaniolo, da Dimarco a Rafinha a Sainsbury: l'ex fa soffrire

    • Alessandro Di Gioia
    "Non essere gelosa se vedi il tuo ex con un'altra. La mamma ci ha insegnato che devi dare i giocattoli usati ai meno fortunati" è una famosa frase di Marilyn Monroe, attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense, probabilmente la più amata della storia, che classifica al meglio il sentimento provato in amore rispetto agli ex fidanzati, ma che si può adattare benissimo al mondo del pallone, come spesso accade: l'ex infatti viene considerato come un giocatore che non serve più o che ha fato tutto quello che poteva dare con quella maglia. Certo, a volte gli ex sanno fare molto male: è il caso dell'Inter di Luciano Spalletti, che nella stagione 2018/2019 è stata spesso punita da calciatori che hanno vestito la maglia nerazzurra, in un passato più o meno recente. Ma vediamoli caso per caso, in ordine rigorosamente cronologico:

    DIMARCO, MATCH WINNER DEL PARMA E 'MANO GALEOTTA' - Il primo è Francesco Dimarco, terzino sinistro classe '97 che in realtà ex non è, visto che fa ancora parte dell'Inter e gioca al Parma in prestito, dopo l'esperienza in Svizzera al Sion: spesso fuori per problemi fisici, che lo stanno estromettendo anche negli ultimi tempi, ha realizzato alla quarta giornata di campionato il suo primo gol in Serie A, che ha permesso al Parma di vincere 1-0 a San Siro proprio contro i nerazzurri, dopo aver salvato un gol fatto sulla linea con un tocco di mano che in molti hanno giudicato rigore. "Tu quoque, Brute, fili mi!", avranno pensato i 60mila tifosi meneghini sulle tribune del Meazza: a fine stagione tornerà alla casa madre, e probabilmente qualcuno penserà bene se cederlo nuovamente, vista anche la penuria nerazzurra in quel ruolo.

    RAFINHA, INDIMENTICATO E CRUDELE - Diverso il caso di Rafinha, centrocampista del Barcellona attualmente fuori per la rottura del legamento crociato del ginocchio che gli ha fatto concludere anticipatamente la stagione: prima di farsi male però, ha fatto in tempo a decidere la sfida d'andata in Champions League contro quella che per sei mesi, durante la scorsa stagione, è stata la sua squadra, realizzando la rete dell'1-0 che ha contribuito a inasprire il percorso dei nerazzurri fino all'uscita di scena di questa settimana. Prestito con diritto di riscatto fissato a 35 milioni di euro più 3 di bonus, non esercitato dall'Inter che ha preferito investire su Radja Nainggolan, finora un Carneade: lo spagnolo con passaporto brasiliano ha più volte manifestato il suo rimpianto per non essere rimasto a Milano, lanciando inoltre qualche frecciata a Spalletti. Che forse, vedendo come sono andate le cose, valuterebbe oggi un po di più se perdere uno dei protagonisti della cavalcata Champions.

    ZANIOLO, L'ANTI NAINGGOLAN - Sedotto e abbandonato: dopo essere stato protagonista dei successi dei nerazzurri con la maglia della Primavera, il giovane classe 1999 è stato ceduto a titolo definitivo alla Roma insieme a Davide Santon nell'ambito dell'operazione che ha portato Radja Nainggolan in nerazzurro. Il belga finora non ha reso, mentre il nazionale azzurro, già chiamato da Mancini, ha più volte dimostrato di essere un giocatore dal sicuro avvenire davanti a sè: soprattutto proprio  nella sfida contro l'Inter, terminata 2-2 anche grazie a una sua splendida prestazione. Che ha fatto storcere il naso a parecchi tifosi nerazzurri, che speravano di poterlo vedere esplodere con la propria maglia.

    CANCELO, LA CERTEZZA DEL RIMPIANTO - Pochi dubbi erano invece quelli che si addensavano sulla testa di Joao Cancelo, uno dei migliori terzini del mondo: all'Inter in prestito annuale con diritto di riscatto nell'ambito di una trattativa che ha visto Kondogbia compiere il percorso inverso, è stato acquistato dalla Juventus a titolo definitivo per 40 milioni e in bianconero si è subito distinto per essere regolarmente uno dei migliori in campo. Lo è stato anche venerdì scorso, nel match contro la sua ex squadra, nella quale ha arato la fascia soppiantando i rivali e ha fornito l'assist vincente a Mandzukic, decisivo nell'1-0 finale. Il portoghese è uno dei crucci più grandi per i fan dell'Inter, che lo hanno visto lasciare per unirsi ai rivali più grandi. 

    SAINSBURY, LA BEFFA
    - Ma la beffa maggiore è quella apportata da Trent Lucas Sainsbury, difensore australiano, il primo della storia dell'Inter, arrivato a sorpesa in prestito dal Jiangsu Suning e autore solamente di una presenza in nerazzurro: il classe '92 ha infatti disputato una partita monumentale con la maglia del PSV Eindhoven nell'eliminazione della sua ex squadra avvenuta martedì in Champions, limitando al massimo le scorribande di Icardi e compagni e prendendosi una bella rivincita nei confronti di chi non lo aveva mai considerato. Insomma, la rivincita degli ex: incubi ricorrenti che stanno animando le nottate del Natale interista. 

    @AleDigio89
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