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  • Inter, da Allegri a Conte: cambia il rivale, ma Inzaghi risponde sempre alla Frank Leahy

    Inter, da Allegri a Conte: cambia il rivale, ma Inzaghi risponde sempre alla Frank Leahy

    • Pasquale Guarro
    Quando il calendario diventa duro, i duri iniziano a vincere. È chiaramente la declinazione calcistica di un celebre detto americano attribuito a Frank Leahy, uno dei più famosi allenatori di football americano del Novecento. Un motto che richiama all’audacia, a quel coraggio che consente di riconoscere gli ostacoli come uno stimolo. Una costante che accomuna l’Inter dello scorso anno a quella di questa stagione. Un anno fa era lotta punto a punto con la Juventus, un testa a testa che a un certo punto sembrava essere giunto a una svolta almeno all’apparenza favorevole per i bianconeri, attesi da un calendario meno complesso rispetto ai competitor nerazzurri, impegnati nella Supercoppa in Arabia e attesi dalla Fiorentina al rientro, da affrontare al Franchi, senza Calhanoglu e Barella, con la Juventus impegnata invece a Torino contro l’Empoli. Ma la 22esima giornata si rivelerà sorprendente: l’Inter vince 0-1 in trasferta, i bianconeri impattano: 1-1 contro i toscani. Alla 23esima lo scontro diretto, Inter-Juventus, finisce 1-0 per i nerazzurri. Iniziò così la marcia verso la seconda stella per gli uomini di Inzaghi. 

    La classifica attuale è molto più incerta, intanto perché le squadre in corsa sono due e non tre, e poi perché il punto di contatto tra le pretendenti resiste ancora quando siamo alla giornata numero 29, a 9 giornate dalla fine. Ma proprio come un anno fa l’Inter ha piazzato la zampata nel momento più difficile e in una situazione di calendario che sembrava sfavorirla, con il Napoli impegnato a Venezia e l’Atalanta da affrontare a Bergamo, dopo che gli uomini di Gasperini avevano spazzato via la Juventus con un netto 4-0 una settimana fa, confermandosi tra le squadre più in forma del torneo. Ecco perché il turno numero 29 sembrava poter lanciare il Napoli. In molti avevano anche ipotizzato una sosta con tre squadre prime in classifica, con gli stessi punti, scenario possibile con il pareggio del Napoli il laguna e un eventuale successo dell’Atalanta sull’Inter. Ma su un campo complicatissimo per tutte le squadre d’Europa, l’Inter ha dominato fin dal primo minuto, dando la prima spallata al Napoli di Conte (adesso a 3 punti) e mettendo a distanza di sicurezza Gasperini (6 punti). 

    Lo scudetto è ancora discorso apertissimo, anche perché dopo la sosta i nerazzurri saranno chiamati a un altro tour de force: Bologna, Roma, andata e ritorno in coppa Italia contro il Milan, andata e ritorno in Champions contro il Bayern. Questi tre punti non sono altro che una piccolissima assicurazione che possono garantire giusto un mezzo passo falso, ma come un anno fa gli uomini di Inzaghi hanno avuto la capacità di stupire quando le aspettative nei loro confronti iniziavano un po’ a calare. Inzaghi, da allenatore esperto, aveva riconosciuto il momento e non a caso un paio di settimane fa aveva apertamente chiesto ai propri calciatori un plus di disponibilità, vista l’emergenza infortuni. Il gruppo ha risposto, nel momento più duro, l’Inter si è compattata. 
     

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    Waltermattau
    Waltermattau

    Pensavo fosse il Napoli il politicamente predestinato, ma evidentemente non servono i voti del su...

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