C'è chi viene e chi va, chi lascia un segno e chi saluta senza colpo ferire. E poi c'è chi resta, silenziosamente si prende il suo spazio fino a diventare un punto fermo e inamovibile. E talvolta, anche decisivo nelle vittorie. Leggere alla voce Danilo D'Ambrosio. Un altro gol per il terzino dell'Inter, il secondo in questa stagione, e ancora una volta decisivo: il primo aveva regalato la vittoria sulla Fiorentina, il secondo è quello del momentaneo vantaggio sulla Sampdoria, match chiuso con il successo dei nerazzurri per 2-1. Da Santon a Cancelo fino al flop Vrsaljko e a Cedric, tanti terzini si sono susseguiti sulla corsia destra ma nessuno di questi è riuscito a mettere da parte l'ex difensore del Torino, che anche grazie alla sua duttilità ha sempre trovato il modo di guadagnare un posto in campo: a destra, a sinistra o addirittura da centrale, una soluzione affidabile alla quale Spalletti e i suoi predecessori non hanno mai saputo né voluto rinunciare. SI TRATTA - E una certezza alla quale l'Inter non vuole rinunciare anche in ottica futura. Proprio la duttilità di D'Ambrosio e la sua affidabilità giocano un ruolo un ruolo chiave per la sua conferma, scontata in vista della prossima stagione e che potrebbe anche estendersi. Poche settimane fa il terzino, 31 anni a settembre, ha espresso chiaramente la propria volontà di rinnovare con i nerazzurri, che stanno valutando attentamente la possibilità di esaudire il desiderio di D'Ambrosio: nulla di definito, ma proseguono i contatti tra le parti per discutere l'eventuale prolungamento del contratto. Senza fretta, la scadenza ora fissata al 2021 permette di lavorare con calma. Anche con una consapevolezza in più: l'Inter e D'Ambrosio vogliono andare avanti, insieme.