Inter: così Mkhitaryan ha convinto tutti per il rinnovo. Imprescindibile per Inzaghi, manca solo la firma
C'è un giocatore della rosa dell'Inter che ha saltato soltanto una partita in stagione (quella sulla carta inutile contro il Benfica), giocandole tutte da titolare ad eccezione di due e assumendo il ruolo di imprescindibile per Simone Inzaghi. Si tratta del centrocampista armeno Henrik Mkhitaryan, il cuo contratto scadrà il 30 giugno 2024 e per il cui prolungamento gli uomini mercato nerazzurri stanno spingendo con forza sull'acceleratore. Non è infatti un caso che, proprio grazie al suo rendimento stagionale, l'ex Roma si sia meritato un rinnovo che soltanto 6 mesi sembrava essere quantomeno da valutare e per cui oggi, invece, c'è addirittura fretta di chiudere.
NUMERI DA LEADER - Che Mkhitaryan sia fondamentale per il modo di stare in campo dell'Inter non lo si nota soltanto nelle presenze (secondo solo a Sommer per minuti giocati) ma anche nel modo di interpretare il ruolo di mezzala che lo rendono di fatto l'equilibratore sia offensivo che difensivo della squadra. Le statistiche non mentono e infatti Mkhitaryan è nella top 5 della squadra (spesso top 3) sia nelle stats d'attacco (tiri tentati, tiri in porta, dribbiling riusciti) sia nella gestione della palla (assist, passaggi riusciti e passaggi chiave), sia nella fase di interdizione (è primo sia per tackle che per palloni rubati). A questo si aggiungono 10km di media corsi a partita e una heatmap che lo fa apparire ovunque fra le due trequarti. Quando si parla di uomo ovunque, di fianco, c'è scritto il suo nome.
RINNOVO DA CHIUDERE - L'Inter si è convinta perché, nonostante l'età (compirà 35 anni) e cifre comunque non da comprimario (guadagna oggi 3,5 milioni di euro all'anno), Mkhitaryan è professionista esemplare al punto da curare maniacalmente il fisico dentro e fuori dal campo. L'armeno si è meritato in campo la conferma delle stesse cifre, e un nuovo accordo con scadenza 30 giugno 2025 con opzione fino al 2026. Per mantenere lo stesso impatto a bilancio, tuttavia, l'Inter ha fretta perché i vantaggi del decreto crescita sfruttati prima dalla Roma e poi dai nerazzurri saranno validi soltanto per i contratti chiusi entro il 31 dicembre 2023. Capodanno è quindi la data da segnare in rosso per evitare di iniziare una nuova, pericolosa, trattativa.