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Inter, cosa c'è dietro al no di Sanchez
INGAGGIO ELEVATO - Il primo vero ostacolo incontrato da Ausilio è stato di natura economica. Per le richieste dell'Arsenal, che nonostante il contratto in scadenza nel 2018, pretendeva e continua a pretendere almeno 60 milioni da suo addio, e per quelle di Sanchez, che continua a chiedere un ingaggio da top player, in linea con i più grandi al mondo. L'offerta dell'Inter è stata di 6 milioni di euro più ricchi bonus e sponsor, fino ad arrivare a un massimo di 8/9, l'entourage del cileno non è mai sceso da 12 come base fissa. Un paletto troppo grande per il club nerazzurro, che non aveva nessuna intenzione di rompere gli equilibri economici all'interno dello spogliatoio (il capitano Icardi ne guadagna 5,5, bonus compresi). Da qui la scelta di abbandonare il tavolo delle trattative.
CHAMPIONS - L'altra ragione per la quale l'Inter si è tirata indietro dalla corsa ad Alexis è legata alla forte volontà del diretto interessato di giocare la Champions League. Un concetto ribadito anche ieri a margine di un evento a Tocopilla: "L'Arsenal non giocherà la prossima Champions League. Conosce la mia posizione. Voglio giocare in club che possa vincere la Champions. E' un desiderio che ho fin da quando ero bambino".
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