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Inter, conviene battere lo Slavia? Conte può vincere lo scudetto, ma deve arrivare ultimo in Champions
Ma, conoscendo Antonio Conte, sappiamo tutti che saprà trarre benefici e perfino vantaggi da una situazione così delicata, rovesciando anche qualche principio della logica. L’importante è che i suoi giocatori lo seguano e ci credano. Il calcio di Conte risiede molto nelle gambe, ma è la testa che muove tutto. Pressing e furore sono due espressioni di certo riconducibili alla condizione atletica, ma il movente è nevratile, la scossa è un riflesso dell’emotività.
Conte non guida una squadra, ma la conduce. Manca solo che le si metta alla testa come fa continuamente sbracciandosi dalla panchina. Perciò credo che contro lo Slavia molto sia possibile, compresa la vittoria. Gli avversari non sono formidabili (ultimi del girone a due punti), ma a San Siro mostrarono insospettabili doti di palleggio e l’Inter fu costretta ad inseguire. Rispetto ad allora, però, Conte ha fatto progredire la squadra in modo vertiginoso. Lo si vede da come affronta gli avversari in trasferta, da quanto riesca a tenere alto il ritmo, dal modo in cui azzanna la prima occasione utile e indirizza la partita. A Torino, contro una squadra indocile, abbiamo avuto l’ultima riprova delle risorse dell’Inter. Un misto di consapevolezza e vigore, organizzazione e combattività, tecnica, forza e velocità. Naturalmente non è una squadra perfetta, ma quella che, anche nelle difficoltà, conosce il gioco, attacca e difende coralmente, offre scampoli di spettacolarità all’interno di una serie di combinazioni vincenti. Sarà così anche a Praga, che inevitabilente si porrà come premessa necessaria per tentare di qualificarsi battendo a San Siro il Barcellona.
Detto tutto questo, siamo sicuri che all’Inter convenga passare il turno o, peggio, retrocedere in Europa League? Io sono convinto di no, ma Conte non sarebbe Conte se facesse calcoli o se li facesse addirittura al ribasso. Dal punto di vista economico, i soldi della Champions fanno sempre comodo. Sia per rinforzarsi sul mercato, sia per dare solidità al club. Ma dal punto di vista tecnico, portare avanti una competizione tanto dispendiosa con una rosa non certo vasta sarebbe gravoso. L’obiettivo dell’Inter e di Conte è chiarissimo ed è lo scudetto. Il tecnico sa che la Champions è importante e prestigiosa, ma non può essere presa in considerazione per un arco temporale che vada oltre i quarti di finale. E, ammesso e non concesso che l’Inter vi arrivi, è assai probabile, per non dire certo, che non sarebbe competitiva per una finale europea.
Ecco perchè, intorno all’ambiente interista, l’eventuale eliminazione non viene vissuta come un dramma. Dispiacerebbe, questo è ovvio, anche perché si ridurrebbe la possibilità di fare un po’ di mercato a gennaio, ma lascerebbe intatta la possibilità di conquistare lo scudetto (cosa che secondo me accadrà a fine stagione), senza impicci e orpelli. Il vero cruccio è che, per essere davvero tranquilla, l’Inter dovrebbe uscire anche dall’Europa League, addirittura più onerosa della Champions sia perché ha un turno in più, sia perché si gioca il giovedì. Tutto questo complesso di cose paradossalmente libererà l’Inter dal punto di vista mentale: qualsiasi risultato otterrà con lo Slavia avrà almeno una valenza positiva.