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Inter, Conte attacca ancora: 'In campo sempre gli stessi! Marotta? Ora capisco cose che a giugno non sapevo'
La giocata del singolo ha risolto la partita?
“Secondo me diventa difficile parlare della partita perché è la quarta di fila dove giocano gli stessi. Prendiamoci i 3 punti e basta, poi non mi frega niente, se abbiamo giocato bene, se abbiamo giocato male. C’è poco da dire ai ragazzi, li ringrazio per lo spirito che hanno messo fino alla fine, è la quarta partita in nove giorni”.
Cosa lascia questa vittoria nella sofferenza? “Ci sono partite dove per tante ragioni bisogna soffrire e devi essere bravo a reggere botta. Sfido chiunque a giocare 4 partite in 9 giorni e venire a Brescia a vincere la partita. Ho ringraziato i ragazzi, mi piacerebbe avere più tempo a disposizione per preparare le partite. Faccio i complimenti al Brescia e a Borini, gli auguro il meglio perché è un bravissimo ragazzo”.
Lukaku e Lautaro sono due attaccanti che giocano e segnano
“Sapete quanto sia importante per me avere due attaccanti che in campo giocano uno in funzione dell'altro. Possono ancora migliorare, ma Lautaro e Lukaku giocano anche molto per la squadra. Poi c'è Esposito che è una valida alternativa. Comunque anche Lukaku le ha giocate tutte e in queste occasioni il rischio è di farsi male e poi diventa un problema. È per questo che sono preoccupato, non sto raccontando bugie. Ma fa tutto parte di un progetto di crescita e di una presa di coscienza da parte mia sull'ambiente. A giugno non conoscevo tante situazioni”.
L’ha rassicurata Marotta?
“Io non devo essere rassicurato, ma bisogna sempre fare tesoro di quello che capita durante il percorso. Sono 4 mesi che sono nel pianeta Inter e inizio a capire cose che a giugno non sapevo. Dobbiamo migliorare ed evitare questo tipo di situazioni. Stiamo spingendo la macchina al massimo dei giri. La classifica è lì, ma non deve farci chiudere gli occhi e farci pensare che è tutto ok. Dobbiamo essere onesti per iniziare un percorso e fare bene per il futuro. Queste sono vittorie sofferte, con la macchina spinta al massimo dei giri. Bravi i ragazzi”.