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Inter, Conte sempre meno juventino: non vuol più vincere a tutti i costi, gli piace lo spettacolo. Avesse perso 4-3...
CONTE E LO SPETTACOLO - Oggi, parlando alla vigilia del match con il Benevento, Conte ha ribadito e affinato il concetto, in riferimento al 4-3 di sabato sulla Fiorentina: "A me la partita è piaciuta molto, da allenatore me la sono gustata perché mi è piaciuta sotto tutti i punti di vista. Quando abbiamo preso gol ci siamo fatti trovare poco equilibrati, non dipende dai centrali di difesa o dai centrocampisti ma da un concetto più generale. È tutto dovuto all’atteggiamento che dobbiamo avere. Ma comunque ho goduto dello spettacolo offerto. Il City ha perso, il Bayern ha perso, parliamo di top team. Con questo voglio dire che è inevitabile che quando vuoi portare tanti uomini ad attaccare rischi qualcosa in più. Io voglio proseguire su questa squadra perché è bello per chi ci guarda e divertente per i calciatori".
SE AVESSE PERSO 4-3? - Molti gol, tanti giocatori votati all'attacco in campo contemporaneamente, ricerca dello spettacolo, con l'accettazione dei rischi annessi a questo tipo di atteggiamento: sarà sempre così l'Inter di quest'anno? Conte metterà da parte il motto che per anni è stato suo e del suo imprinting ("Vincere è l'unica cosa che conta")? Cercherà il "percorso" dello spettacolo per arrivare alla vittoria e metterà la ricerca del gioco un gradino sopra a quella, ossessiva, per il successo? Le premesse ci sono, ma staremo a vedere, perché un conto è parlare dopo un 4-3, altra storia sarebbe stato usare gli stessi concetti e parole dopo un 3-4...