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Inter, Conte ha un nuovo discepolo: adesso Lautaro sembra Eto'o
10-7 - L’attaccante gioca e vive per il gol. Perde il sorriso se per qualche settimana il feeling con la porta avversaria si inceppa. Così reagiva anche il vecchio Lautaro, non quello nuovo, che contro l’Atalanta ha ricordato Eto’o per dedizione alla causa e applicazione tattica. Una buona notizia per Conte, cui vanno fatti i più sentiti complimenti, perché convincere un centravanti a sentirsi un tornante è roba da mentalisti. Non a caso il tecnico salentino, che non si sofferma mai sui singoli, a fine partita ha iniziato col fare i complimenti proprio a Lautaro: “Gli ho chiesto di difendere a sinistra in fase di non possesso perché l’Atalanta voleva infilarsi in quella tasca di campo con lo scivolamento di Toloi”, una situazione di gioco studiata a tavolino e interpretata alla perfezione dal numero 10, un 10-7, perché sembrava un 3.
UN NUOVO DISCEPOLO - Questo Lautaro Martinez è quanto di più prezioso potesse trovare l’Inter sulla strada verso il successo. Partner ideale per Lukaku ma anche uomo squadra ed esempio. Il più grande merito di Conte, che in un calcio sempre più lontano dai valori veri, dove emerge l’egoismo dei singoli, attratti dai numeri che pesano in fase di contrattazione, riesce ancora ad insegnare e trasmettere la vera essenza del calcio, sport di squadra e sentimento, di unione e sacrificio. Lautaro sembra averlo capito al meglio e insieme a Lukaku è il secondo discepolo di Conte.